"Quando non si può attaccare il ragionamento, si attacca il ragionatore."
"È la ricerca il mio espediente, e non potrei trovare niente che valga di più della propria ricerca, compreso l'ideale da assegnarsi."
Su Cesar Millan troppo spesso non si raccolgono notizie che rappresentano la verità su di lui, basterebbe leggere con attenzione quello che scrive sui suoi libri, per rendersi conto di ciò che accade nel mondo cinofilo, e le persone che ne parlano male, non possono che confermare la prevenzione nei suoi confronti, e l'ignoranza, ( non lo dico per offendere, ma solo per il fatto che non sono informati) sui metodi che adotta.
"È assai facile farsi cattiva fama, perché il male è sempre credibile e si fatica molto a cancellarlo."
(Paul Valéry)
"È la ricerca il mio espediente, e non potrei trovare niente che valga di più della propria ricerca, compreso l'ideale da assegnarsi."
(Paul Valéry)
Un mio commentoSu Cesar Millan troppo spesso non si raccolgono notizie che rappresentano la verità su di lui, basterebbe leggere con attenzione quello che scrive sui suoi libri, per rendersi conto di ciò che accade nel mondo cinofilo, e le persone che ne parlano male, non possono che confermare la prevenzione nei suoi confronti, e l'ignoranza, ( non lo dico per offendere, ma solo per il fatto che non sono informati) sui metodi che adotta.
Ora dopo aver avuto un dialogo con una persona giovane, ma con la mente assai chiusa, perché dopo avergli portato documenti, che provavano che le sue convinzioni erano del tutto sbagliate, mi ha risposto dicendomi che Cesar Millan gli era antipatico...
Quindi rivolgendomi a tutte quelle persone che, non solo vogliono vederci chiaro, ma sostengono i meriti di quest'uomo che ha dedicato la propria vita ai cani - con la collaborazione dei migliori esperti al mondo, per offrire a tutti il miglior supporto che si possa avere - con 25 anni di esperienza diretta, e collaboratori riconosciuti in tutto il globo pluripremiati per le loro ricerche e studi, fatti nelle più prestigiose università.
Tratti da "Il capobranco sei tu", questi paragrafi vorrebbero far riflettere tutti coloro che amano definirsi, menti "aperte" alla ricerca sempre di notizie vere e non vogliono pensare
che il conoscere, sia mai abbastanza.
che il conoscere, sia mai abbastanza.
"È assai facile farsi cattiva fama, perché il male è sempre credibile e si fatica molto a cancellarlo."
(Baltasar Graciàn y Morales)
"Non è sufficiente fare del bene: bisogna farlo nella maniera corretta."
(Lord John Morley)
“Molti appartenenti alla scuola di comportamento « solo positivo » sembrano avere nei miei confronti un certo pregiudizio: sono convinti cioè che dovrei usare minacce e clicker per raddrizzare alcune condotte che invece ho scelto di correggere con l'energia, il linguaggio del corpo, il contatto visivo e quello fisico. Sono convinto che le mie tecniche funzionino in casi di animali molto aggressivi, ossessivi e ansiosi perché sono un approccio semplice e improntato al buon senso basato interamente su Madre Natura.”
Collari a strozzo
“Collari pesanti, usati per incatenare un cane in un cortile, per fargli fare la guardia o semplicemente per toglierselo dai piedi, possono creare problemi alla testa e al collo. Chi si comporta così in genere è un criminale, oppure una persona ignorante e insensibile alla crudeltà sugli animali. Questa pratica è disumana e pericolosa: più un cane è legato strettamente, più accumulerà energia repressa e aggressività. Un cane frustrato perché legato alla catena diventa un'arma, ed è tre volte più probabile che attacchi o morda qualcuno rispetto a un cane lasciato libero in un cortile. Molti animalisti di Los Angeles stanno cercando di far approvare delle leggi contro questa pratica, e io sostengo i loro sforzi.
Molly e la mietitrebbiatrice
“Citerò ora un esempio di un caso recente tratto dalla terza stagione di Dog Whisperer. Molly, un Blue Heeler di un anno e mezzo proveniente dalla fattoria degli Egger di Omaha, in Nebraska, era un cane perfetto, eccetto che per un problema. Era ossessionata dagli pneumatici, da quelli piccoli del pick-up del suo padrone Mark Egger a quelli giganteschi alti due metri della mietitrebbiatrice. Quando feci irruzione nella sua breve vita, Molly era già arrivata ad affondare i denti nella gomma in movimento, perdendo quasi un occhio e ferendosi seriamente alla mandibola. E la sua ossessione continuava, sfidando quello che avrebbe dovuto essere il suo naturale buon senso. I suoi proprietari, Mark e Lesha, erano incredibilmente stressati. Molly aveva fatto breccia nei loro cuori e nelle loro vite e loro sapevano che era solo questione di tempo prima che infilasse di nuovo i denti in una ruota e rischiasse la vita. Quando visitai la fattoria della famiglia Egger, venni a sapere che l'anno precedente Mark e Lesha avevano messo un collare elettronico a Molly. Aveva funzionato temporaneamente, ma loro non avevano insistito. Il collare era troppo grande per il collo del cane; inoltre, le correzioni che aveva ricevuto non erano state costanti né i suoi padroni si erano ricordati di farglielo indossare ogni giorno per dieci ore, cioè il tempo necessario. Quindi era arrivata la stagione della semina e poi quella del raccolto. Essendo agricoltori, gli Eggers dovettero trascurare il ricondizionamento di Molly. Così l'idea del collare venne abbandonata, e ciò non molto tempo prima che la cagnolina avesse un altro serio incidente. Portai a Molly un collare elettronico Dogtra della taglia giusta. Ci assicurammo che lo indossasse per qualche ora prima di iniziare gli esercizi correttivi. Poi la inducemmo in tentazione con gli pneumatici del pick-up. Appena Molly fece un movimento verso le ruote, premetti il pulsante al livello 40. Immediatamente, Molly fece un'inversione a “U” e si allontanò di corsa dalle ruote. In seguito, avvicinò l'oggetto più pericoloso della fattoria, la mietitrebbiatrice. Insegnai a Mark e Lesha come individuare quella frazione di secondo in cui Molly iniziava a concentrarsi sugli pneumatici, e dissi loro di premere il pulsante. Di nuovo Molly sfrecciò via. Nessuna espressione di dolore o disagio, solo un veloce movimento lontano dall'oggetto che aveva già iniziato a identificare con lo stimolo elettrico. Questo è il potere di un collare elettronico usato nel modo giusto e corretto. Alla fine della giornata, Mark e Lesha dovevano solo premere il livello più basso, il « vibrato », perché Molly recepisse il messaggio. Prima di andarmene, riuscii ad accompagnare Molly vicino alla mietitrebbiatrice e a farla accomodare pacificamente di lato. Era la prima volta che succedeva. Dissi agli Eggers di far indossare a Molly il collare per dieci ore ogni giorno per tre mesi. Ogni volta che la cagnetta iniziava a diventare ossessiva dovevano attivare il livello di correzione più basso (in questo caso, vibrato). Oggi, tre mesi dopo, l'ossessione di Molly è completamente sparita e così il suo bisogno del collare elettronico. Con un disagio minimo, ora può aspirare alla lunga e produttiva esistenza di un cane da gregge, e la sua famiglia a una vita insieme a lei, piena di soddisfazioni e d'amore.”
Rocco e il serpente a sonagli
“L'altro scopo dei collari elettronici è evitare che un cane abbai ossessivamente.
"Il nostro mondo è circoscritto dall'insieme combinato delle nostre percezioni e dei nostri atti"
(Paul Valéry)
I Collari
Scuola di comportamento“Molti appartenenti alla scuola di comportamento « solo positivo » sembrano avere nei miei confronti un certo pregiudizio: sono convinti cioè che dovrei usare minacce e clicker per raddrizzare alcune condotte che invece ho scelto di correggere con l'energia, il linguaggio del corpo, il contatto visivo e quello fisico. Sono convinto che le mie tecniche funzionino in casi di animali molto aggressivi, ossessivi e ansiosi perché sono un approccio semplice e improntato al buon senso basato interamente su Madre Natura.”
“Il collare a strozzo, probabilmente lo strumento per addestramento con la nomea più negativa in assoluto, è un'altra applicazione del concetto di laccio intorno al collo ai fini del controllo dei movimenti dell'animale. Eccoci tornati al concetto di corda di mio nonno. Quando usato correttamente, questo strumento non «soffoca» l'animale, togliendogli il respiro, né crea disagio momentaneo. Una stretta della catena dovrebbe significare l'invio di un messaggio di correzione e il suo allentamento l'affermazione che tale correzione è stata ascoltata. Certo, se la catena è usata in modo scorretto - tirando verso l'alto con troppa forza - può davvero causare una reazione di strozzamento. Ma se la si usa nel modo giusto, cioè tendendola con un gesto laterale, rapido, deciso e allo stesso tempo delicato, quel movimento subitaneo ha l'unico scopo di attirare l'attenzione del cane. Mi sarebbe piaciuto che avessero dato a questo strumento un nome diverso: collare morbido, da collo, di controllo, tutto meno che una cosa che implichi infliggere dolore. Ma poiché ormai ci siamo abituati a questo termine, qui lo chiamerò così.”
“Il collare a strozzo è un altro strumento che può essere estremamente utile se usato correttamente e potenzialmente dannoso se usato scorrettamente.
Nell'esempio citato precedentemente, Kathleen e Nikki erano i candidati perfetti per il collare a strozzo. Per un cane docile, piccolo e di peso inferiore ai dieci chilogrammi, o, cosa ancora più importante, per un proprietario disinformato, il collare a strozzo non va bene. In altri casi, invece, come quello di Kathleen, può fare la differenza tra un proprietario responsabile e un incidente inevitabile, tra salvare un animale instabile ed essere invece costretto a riportarlo al canile dove l'unica opzione è che venga soppresso.”
“In generale, i padroni di cani che reagiscono in modo violentemente territoriale o dominante con altri cani dovrebbero essere aiutati da un professionista a usare nel modo giusto un collare a strozzo. Infatti, secondo me, questo tipo di collare rischia di dare al cane l'impressione di essere « morso », agitandolo ancora di più.
Come qualunque strumento, lo scopo ideale di un collare a strozzo è quello di incoraggiare la relazione tra uomo e cane fino a far capire a quest'ultimo quali sono i comportamenti accettati dal padrone e quali no. Lo scopo è che l'animale arrivi a rispettare l'uomo come capobranco, così che questo possa far leva sulla leadership e sulle proprie qualità - più che su uno strumento - per comunicare i propri desideri al cane.”
I Pitbull
“Il mio Dog Psychology Center a South Los Angeles si trova nel cuore di un territorio abitato da alcune gang violente. A quanto pare, nel corso del tempo, uomini aggressivi si sono orientati verso cani grandi e forti per sembrare più potenti. Oggi i pitbull sembrano essere gli esemplari più richiesti dagli affiliati delle gang, dagli spacciatori e altri personaggi antisociali. Negli ultimi quindici anni, la brutale sottocultura dei combattimenti fra cani è diventata una notevole fonte di guadagno per i membri delle gang e altri criminali. Molti miei cani sono sopravvissuti a queste brutalità, e se ci si reca in uno qualunque dei principali canili cittadini di Los Angeles, si noterà una grande quantità di pitbull che probabilmente verranno soppressi perché hanno avuto la sfortuna di avere padroni simili. Sono assolutamente contrario ai combattimenti tra cani. Non solo rappresentano una crudeltà nei confronti degli animali, ma il fatto che molti individui portino i figli ad assistere ai combattimenti favorisce lo sviluppo di una nuova generazione di persone insensibili alla crudeltà sugli animali. La cosa crea anche un clima di pregiudizi contro i pitbull o gli altri cani considerati aggressivi, caratteristica in realtà indotta dal proprietario.”
Cani da guardia legati a catene
“Collari pesanti, usati per incatenare un cane in un cortile, per fargli fare la guardia o semplicemente per toglierselo dai piedi, possono creare problemi alla testa e al collo. Chi si comporta così in genere è un criminale, oppure una persona ignorante e insensibile alla crudeltà sugli animali. Questa pratica è disumana e pericolosa: più un cane è legato strettamente, più accumulerà energia repressa e aggressività. Un cane frustrato perché legato alla catena diventa un'arma, ed è tre volte più probabile che attacchi o morda qualcuno rispetto a un cane lasciato libero in un cortile. Molti animalisti di Los Angeles stanno cercando di far approvare delle leggi contro questa pratica, e io sostengo i loro sforzi.
Prima di riabilitare cani, addestravo animali da attacco e da guardia. Come qualunque poliziotto che usa questi animali vi potrà confermare, un cane programmato per aggredire un uomo non verrà facilmente dissuaso dal farlo. Le persone che si occupano di questi cani sono addestratori di professione e hanno avuto una preparazione specialistica che permette loro di controllarli. Come ho scritto in L'uomo che parla ai cani, bisognerebbe sempre pensarci due volte prima di decidere di usare un cane come arma.”
Il collare Illusion
“Qualche anno fa mia moglie Ilusion mi suggerì di studiare un guinzaglio che aiutasse i proprietari a tenere il collo dei cani nella posizione più alta durante una passeggiata, cioè come nei miei programmi televisivi. Suggerii che facesse anche lei un tentativo. Con l'aiuto del designer Jaci Rohr, Ilusion perfezionò il suo progetto originario, ideando un collare che sfrutta la struttura naturale del collo del cane. Rispetto alla maneggevolezza e al funzionamento di un guinzaglio, il collo di un cane è fatto di tre parti: alta, media, bassa.
La parte bassa, su cui il cane ha il maggior controllo, è la più forte. Provare a controllare un cane instabile con un guinzaglio in questa posizione può indurre l'animale a strozzarsi, a tirare e a combattere, ed è probabile che il perdente in questa zuffa sareste voi. Ma se il guinzaglio è attaccato sulla parte alta del collo, cioè sulla parte più sensibile, basterà davvero poco per comunicare, guidare e correggere il cane. Per lui sarà più naturale cedere e avere un'esperienza di apprendimento positiva. Il collare Illusion sposta anche il naso del cane da terra, eliminando le distrazioni dell'ambiente circostante. Disegnato per usare la parte più bassa del collo come sostegno, utilizza la parte più alta per la comunicazione e il controllo.”
Il collare elettronico
“Forse nessuno strumento comportamentale inventato dall'uomo è stato più denigrato del collare elettronico, o come lo chiamano i suoi detrattori, il collare shock. Io sono assolutamente d'accordo con chi critica questo strumento, il quale, se usato scorrettamente o messo nelle mani sbagliate, non solo può traumatizzare il cane, ma anche danneggiare in modo permanente la fiducia che desiderate instaurare con l'animale. Tuttavia, se adoperato da una persona esperta, nelle giuste circostanze, può fare la differenza cruciale per il vostro animale.”
“Molte persone con una scarsa conoscenza di questo strumento credono a torto che un collare elettronico provochi dolore. L'idea è che generi una specie di elettroshock, simile a quello usato agli albori delle cure psichiatriche. Se i primi modelli non potevano modificare la lunghezza o l'intensità dello stimolo che il padrone inviava al cane ed erano certamente meno attenti all'animale di quanto siano quelli odierni, attualmente tecnologia e strumenti sono cambiati. Oggi l'intensità della corrente elettrica prodotta da buoni collari elettronici è paragonabile al tipo di stimolazione TENS che gli uomini usano volontariamente su se stessi a scopo terapeutico.”
“Un'efficace correzione dovrebbe durare solo un quarantesimo di secondo, meno del tempo che impiega una persona media a schioccare le dita. Come ho già detto in questo capitolo, qualunque correzione per essere efficace dovrebbe essere veloce. Poiché i cani vivono del momento, una correzione deve arrivare subito dopo il comportamento sbagliato. In questo modo il cane collega causa ed effetto e si convince a comportarsi diversamente.”
“A un uomo che vive fuori della nostra civiltà, tuttavia, la cosa probabilmente produrrebbe la stessa sensazione di stupore e di disagio che un collare elettronico produce in un cane. Ricordate, i nostri amici a quattro zampe vivono in un mondo di causa ed effetto. La corrente elettrica viene fuori dal nulla, non ha contesto, e quindi loro la vedono come una cosa negativa, qualcosa che va evitato.”
“Come ho spiegato in precedenza, la punizione positiva può essere un efficace metodo di addestramento. Può anche essere il metodo più distruttivo se usato in modo sbagliato o rischioso.”
“Non è uno strumento da usare per l'addestramento giornaliero o per le situazioni in cui si desidera modificare un comportamento. Non è neppure uno strumento da usare su un cane per un periodo di condizionamento a lungo termine. Tuttavia, se usato correttamente da un proprietario addestrato, può salvare la vita di chi lo porta. E proprio in quelle situazioni pericolose che qualche volta consiglio i collari elettronici.”
Esempi per l'uso corretto
Molly e la mietitrebbiatrice
“Citerò ora un esempio di un caso recente tratto dalla terza stagione di Dog Whisperer. Molly, un Blue Heeler di un anno e mezzo proveniente dalla fattoria degli Egger di Omaha, in Nebraska, era un cane perfetto, eccetto che per un problema. Era ossessionata dagli pneumatici, da quelli piccoli del pick-up del suo padrone Mark Egger a quelli giganteschi alti due metri della mietitrebbiatrice. Quando feci irruzione nella sua breve vita, Molly era già arrivata ad affondare i denti nella gomma in movimento, perdendo quasi un occhio e ferendosi seriamente alla mandibola. E la sua ossessione continuava, sfidando quello che avrebbe dovuto essere il suo naturale buon senso. I suoi proprietari, Mark e Lesha, erano incredibilmente stressati. Molly aveva fatto breccia nei loro cuori e nelle loro vite e loro sapevano che era solo questione di tempo prima che infilasse di nuovo i denti in una ruota e rischiasse la vita. Quando visitai la fattoria della famiglia Egger, venni a sapere che l'anno precedente Mark e Lesha avevano messo un collare elettronico a Molly. Aveva funzionato temporaneamente, ma loro non avevano insistito. Il collare era troppo grande per il collo del cane; inoltre, le correzioni che aveva ricevuto non erano state costanti né i suoi padroni si erano ricordati di farglielo indossare ogni giorno per dieci ore, cioè il tempo necessario. Quindi era arrivata la stagione della semina e poi quella del raccolto. Essendo agricoltori, gli Eggers dovettero trascurare il ricondizionamento di Molly. Così l'idea del collare venne abbandonata, e ciò non molto tempo prima che la cagnolina avesse un altro serio incidente. Portai a Molly un collare elettronico Dogtra della taglia giusta. Ci assicurammo che lo indossasse per qualche ora prima di iniziare gli esercizi correttivi. Poi la inducemmo in tentazione con gli pneumatici del pick-up. Appena Molly fece un movimento verso le ruote, premetti il pulsante al livello 40. Immediatamente, Molly fece un'inversione a “U” e si allontanò di corsa dalle ruote. In seguito, avvicinò l'oggetto più pericoloso della fattoria, la mietitrebbiatrice. Insegnai a Mark e Lesha come individuare quella frazione di secondo in cui Molly iniziava a concentrarsi sugli pneumatici, e dissi loro di premere il pulsante. Di nuovo Molly sfrecciò via. Nessuna espressione di dolore o disagio, solo un veloce movimento lontano dall'oggetto che aveva già iniziato a identificare con lo stimolo elettrico. Questo è il potere di un collare elettronico usato nel modo giusto e corretto. Alla fine della giornata, Mark e Lesha dovevano solo premere il livello più basso, il « vibrato », perché Molly recepisse il messaggio. Prima di andarmene, riuscii ad accompagnare Molly vicino alla mietitrebbiatrice e a farla accomodare pacificamente di lato. Era la prima volta che succedeva. Dissi agli Eggers di far indossare a Molly il collare per dieci ore ogni giorno per tre mesi. Ogni volta che la cagnetta iniziava a diventare ossessiva dovevano attivare il livello di correzione più basso (in questo caso, vibrato). Oggi, tre mesi dopo, l'ossessione di Molly è completamente sparita e così il suo bisogno del collare elettronico. Con un disagio minimo, ora può aspirare alla lunga e produttiva esistenza di un cane da gregge, e la sua famiglia a una vita insieme a lei, piena di soddisfazioni e d'amore.”
“Un collare elettronico può anche essere usato per periodi molto brevi di condizionamento negativo. Di recente, la mia amica Jada Pinkett Smith ha perso nella sua proprietà vicino al deserto il suo adorato cane Rocco per il morso di un serpente a sonagli. La University of California Davids School of Veterinary Medicine stima che ogni anno vengano morsi da serpenti velenosi circa 150.000 animali domestici. La statistica mi ha scioccato, perché tutti i cani che avevo conosciuto in Messico sembravano sapere per istinto che dovevano tenersi lontani da scorpioni e serpenti. Poiché spesso porto il mio branco a fare passeggiate nei dintorni della casa di Jada e in altre parti della California del Sud, cioè del paese dei serpenti, volevo sapere se anche loro fossero vulnerabili agli attacchi dei rettili. In un esperimento al centro, ho portato un crotalo in una gabbia che ho messo a portata del branco. Sono rimasto scioccato nel vedere che avrei potuto perdere almeno cinque cani in pochi minuti. E questo perché, essendo cani di città, la maggior parte di loro aveva dimenticato il naturale istinto di cautela verso i serpenti; al contrario, erano curiosi. In quella frazione di secondo tra la curiosità iniziale e il ritorno dell'istinto, il serpente avrebbe potuto ferirli, o ucciderne un certo numero, nello stesso modo in cui il crotalo aveva ucciso Rocco. Insieme a Jada decidemmo di chiedere aiuto a un professionista specializzato nell'addestrare i cani a evitare i serpenti e di farlo lavorare con tutti i membri del mio e del suo branco.
Bob Kettie era un tipo forte, il migliore al mondo nel suo campo. Lo strumento che usava era il collare elettronico. Per essere sicuro che l'associazione dei cani con i serpenti non fosse troppo specifica, utilizzava diversi tipi di rettili, ognuno caratterizzato da un odore diverso. Mi suggerì di portare i miei cani nei campi e di farli avvicinare alle gabbie dei serpenti. Daddy fu il primo. Nel momento in cui si accorse del rettile, Bob mi urlò « pausa » e fece partire l'impulso, io mi girai e allontanai Daddy dal serpente. Ripetemmo questa operazione per almeno dieci minuti e, alla fine, l'ultima cosa che Daddy voleva fare era avvicinarsi a un serpente. Passò il test a pieni voti e quindi giocò felicemente con me per un'ora.
Una settimana più tardi, portai una gabbia di serpenti al centro per sottoporre Daddy all'esame finale. Daddy non ebbe neppure bisogno di vedere il rettile per mettersi dietro di me e arretrare. Il condizionamento era durato solo dieci minuti, ma avevo ottenuto la tranquillità mentale di camminare con lui e con il resto del branco nelle montagne infestate dai serpenti di Santa Monica. Questi sono due esempi che illustrano il fondamento e la saggezza nella scelta del collare elettronico. Per simili casi limite, o situazioni come quelle di Molly, quando mi viene chiesto se appoggio o meno i collari elettronici, rispondo affermativamente.”
“I collari elettronici hanno una cattiva reputazione che deriva da persone che li usano in situazioni di obbedienza elementare.”
“Che scegliate o meno questo strumento, vi consiglio, prima di cercare di influenzare il comportamento del vostro cane, di trovare un professionista i cui metodi e la cui filosofia siano in sintonia con i vostri e che sia in grado di illustrarvene l'uso in modo corretto e accurato.”
"Se il valore di una cosa viene fatto dipendere dall'effetto di sorpresa che è in grado di produrre, si arriverà a definire quella cosa solo attraverso il suo valore di choc."
(Paul Valéry)
Il collare elettronico anti-abbaio
“L'altro scopo dei collari elettronici è evitare che un cane abbai ossessivamente.
In effetti, in questo caso può funzionare. E tuttavia mia convinzione che un abbaiare ossessivo sia quasi sempre causato da un cane con una frustrazione repressa, che trascorra troppo tempo tra quattro mura e non faccia abbastanza esercizio, in particolare passeggiate primarie tipo branco con il proprietario.”
“Il problema è che alcuni collari di questo genere possono essere attivati da suoni diversi: un latrare lontano, o l'estrema vicinanza di un oggetto di metallo. Improvvisamente, al cane non è dato lo stimolo solo quando abbaia ma per un numero di altre ragioni imprevedibili e contrastanti. L'animale non può collegare la causa all'effetto, fondamentale per qualunque tipo di condizionamento.
I cani vivono in un universo molto netto-di causalità e sanno naturalmente che a ogni azione corrisponde una reazione. Se sono date a caso, le punizioni imprevedibili sono semplicemente la peggior cosa che possa accadere loro. Il risultato può essere un animale che ha paura di tutto, ansioso, nervoso, o anche, in rare occasioni, improvvisamente aggressivo. Se non siete sicuri al 100% che il vostro collare elettronico anti-abbaio stia funzionando nella maniera corretta, allora credo che ci siano opzioni migliori per aiutare un cane che abbaia troppo, anche se richiederanno più tempo e lavoro da parte vostra. La prima cosa sono, lo avrete capito, camminate regolari e a passo spedito, per un'ora al giorno, nel vostro quartiere.”
“Per finire, penso che la vostra scelta, qualunque essa sia, dovrebbe costituire un passo avanti verso lo strumento migliore e più affidabile: la vostra energia. La cosa migliore probabilmente è iniziare con il collare a strozzo, che vi faccia acquisire sicurezza e stabilire un legame migliore di fiducia e rispetto con il cane, e poi passare a un guinzaglio di nylon. Nel giro di un anno potreste usare una semplice corda, e infine portare a spasso il cane senza guinzaglio. E se invece dopo tre anni foste ancora, costretti a usare uno strumento sofisticato per controllare il cane? Nessun problema!. Questo non significa che dovreste smettere di lavorare sulla vostra leadership e sul vostro rafforzamento come capobranco. È nella nostra natura di esseri umani lottare sempre per migliorare noi stessi e il nostro mondo. Credo di essere un buon padre per mio figlio, ma non smetto un momento di pensare che potrei essere migliore. Ho scoperto che, se aumento la sicurezza dei miei clienti, aumento anche il loro legame con i cani. Di conseguenza ricorreranno meno frequentemente agli strumenti e riusciranno a trasmettere le regole, i confini e i limiti attraverso l'energia. Non c'è sostituto valido per l'energia, niente che il denaro possa comprare. Quasi nessuna esperienza al mondo può competere con il tipo di vicinanza spirituale che si instaura quando voi e il vostro cane siete davvero e naturalmente in sintonia.”"Il nostro mondo è circoscritto dall'insieme combinato delle nostre percezioni e dei nostri atti"
(Paul Valéry)
Spero di poter essere stato esaustivo, e di poter rendere giustizia ad un uomo unico. Al contrario di tutti gli altri, non lo mai sentito parlar male di nessuno, anche se non condividevano i suoi metodi con toni offensivi nei suoi confronti.
Una testimonianza seria da parte della National Geographic: http://cesarmillanitalia.blogspot.it/2012/06/le-10-critiche-errate-piu-frequenti.html
Un filmato dove Cesar Millan adopera il collare elettronico con un aiuto del cameraman dello staff : http://www.youtube.com/watch?v=YdIxtuHcEaw&feature=youtu.be
Il documento originale che testimonia la loro correttezza nel costruire "Collari Educativi" "INNOTEK" la quale è stata assolta insieme alla ditta "CANICOMITALIA" "perché il fatto non sussiste": Per chi volesse leggerlo per rendersi conto, qui il link: http://www.cinotecnica.com/sentenza_4-11-2009.PDF
"Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a un altro uomo. La vera nobiltà sta nell'essere superiore alla persona che eravamo fino a ieri."
"Il genio è la capacità di vedere dieci cose là dove l'uomo comune ne vede solo una, e dove l'uomo di talento ne vede due o tre."
Un filmato dove Cesar Millan adopera il collare elettronico con un aiuto del cameraman dello staff : http://www.youtube.com/watch?v=YdIxtuHcEaw&feature=youtu.be
"Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a un altro uomo. La vera nobiltà sta nell'essere superiore alla persona che eravamo fino a ieri."
(Samuel Johnson)
"Il genio è la capacità di vedere dieci cose là dove l'uomo comune ne vede solo una, e dove l'uomo di talento ne vede due o tre."
(Ezra Loomis Pound)
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