mercoledì 8 maggio 2013

Soddisfazione

Scusate le "spalle", ma sto' proprio bene! 

Quando parlo di “soddisfare” i nostri cani, intendo la soddisfazione proprio come noi la intendiamo nella nostra vita. Siamo felici? Viviamo ogni giornata appieno? Stiamo sfruttando il nostro potenziale, esercitando tutti i nostri talenti e le capacità con cui siamo nati? Per i cani è la stessa cosa. Un cane è soddisfatto se può vivere tranquillo in un branco e sentirsi al sicuro sotto la guida del suo capobranco. È soddisfatto se può fare esercizio di frequente e se sente in qualche modo di guadagnarsi l'acqua e il cibo. È soddisfatto se può confidare che il suo capobranco stabilirà per lui regole certe e confini da rispettare. I cani amano la routine, i rituali e la coerenza. Amano anche le esperienze nuove e la possibilità di esplorare, specialmente quando sentono di avere un legame stabile con il loro capobranco.

I cani ci soddisfano in moltissimi modi. Prendono il posto di un compagno umano quando siamo soli. Ci tengono compagnia durante le nostre passeggiate mattutine. Ci danno qualcosa di vivo, morbido e caldo da coccolare. Vengono a svegliarci ogni mattina, ci segnalano la presenza di un intruso, sorvegliano la nostra casa. Vincono per noi premi nelle gare. Noi non chiediamo loro di fare tutte queste cose, ma loro le fanno. Loro non possono parlare e chiederci ciò di cui hanno bisogno. Dare loro queste semplici cose, esercizio, disciplina e affetto, in quest'ordine, è un modo per ringraziare i nostri cani per tutto ciò che portano di buono nella nostra vita.

«Non potremmo andare tutti d'accordo?»

Semplici consigli per vivere felici col vostro cane

Principessa...

Gli esseri umani e i cani coesistono in maniera interdipendente da migliaia di anni. Nei paesi in via di sviluppo e nelle società primitive, i cani non sempre ricevono il trattamento gentile e affettuoso che viene loro riservato nei paesi occidentali. Tuttavia in quei paesi non sembrano avere gli stessi problemi e le stesse nevrosi che hanno qui. Come possiamo dare amore ai nostri cani senza procurare loro problemi psicologici? Come possiamo essere capibranco forti senza perdere la compassione e l'umanità che ci hanno permesso di instaurare un legame con questi animali migliaia di anni fa?

Non è facile rispondere a queste domande. Tuttavia vorrei offrirvi alcuni consigli pratici dettati dalla mia esperienza che spero aiuteranno voi e il vostro cane

a vivere una vita priva di stress, e perciò ad avere un rapporto reciproco più stretto.

Portare a casa un cane

Tutto per me...


Quando portate a casa un cane dall'allevamento o dal canile, ricordate che per lui lo state semplicemente trasportando da un canile all'altro. Potrete anche avere un canile da sei milioni di dollari, con ettari di giardino, quattordici bagni, una piscina, una sauna, una dependance per gli ospiti e un campo da tennis, ma per il cane quello è solo un canile più grande. Sentirsi circondato dalle mura non è naturale per un cane, punto e basta, anche se le ha progettate un famoso architetto.

Perciò dovete ricreare per lui l'esperienza della migrazione prima di portarlo a casa. La primissima cosa da fare prima di andare a casa è una lunga, lunghissima passeggiata col vostro cane, di almeno un'ora, nel nuovo quartiere in cui vivrà. Fate una passeggiata più lunga possibile, poi continuate per altri venti minuti. La passeggiata servirà per creare un legame di fiducia col vostro nuovo compagno e per stabilire la vostra posizione di capobranco. Le regole del vostro rapporto verranno fissate proprio in quei primi, importanti momenti. Non solo il vostro cane imparerà a conoscere il suo quartiere, ma starete anche ricreando per lui la sensazione che si prova a migrare in una nuova casa insieme al suo capobranco. E, ovviamente, lo starà stanco, così più disposto a essere condizionato una volta entrato in casa.

Entrare in casa per la prima volta è importante quanto la prima passeggiata insieme. Avete solo una possibilità di fare una buona impressione. Se lo farete nel modo giusto, vi risparmierete un mucchio di grattacapi. Se lo farete nel modo sbagliato, dovrete cominciare a rieducare il vostro cane sin dal primo giorno.

Assicuratevi di entrare in casa per primi. Poi «invitate» il cane a entrare. Non lasciate che vostro marito o vostra moglie e i bambini corrano da lui riempiendolo di affetto e dandogli il benvenuto in casa. Per quanto possa essere difficile, dite loro di restare dove sono. Portate il cane da loro e lasciate che sia lui ad avvicinarsi e a conoscere i loro odori. A questo punto, ovviamente, avrete già insegnato a tutti a proiettare un'energia calmo-assertiva, perciò il cane non percepirà altro. Dopo le presentazioni la maggior parte della gente cede alla tentazione di consentire al cane di vagare per la casa e il giardino, lieta di vederlo annusare e scoprire ogni nuova stanza e oggetto. Se le farete anche voi, e in particolare se lo seguirete mentre la fa, significherà che gli state permettendo di reclamare lì casa come sua proprietà. Per le prime due settimane, dovrete dargli il permesso di fare ogni cosa. La prima notte dedicate una stanza solo a lui e assegnategli un posto per dormire, possibilmente la sua cuccia definitiva. Spesso raccomando alle famiglie di non mostrare eccessivo affetto per una settimana o due, finché il cane non avrà imparato le regole della casa e non si sarà abituato al nuovo “branco”. Per la maggior parte della gente, questa è una richiesta impossibile, e lo capisco benissimo. Una volta che il vostro cane sarà tranquillo e pronto per dormire, allora potrete dargli affetto e cominciare a creare un legame con lui. Ma ricordate, non è l'energia dell'amore, ma l'energia della vostra leadership che farà sentire il cane al sicuro a casa vostra.

Il giorno dopo, cominciate quella che diventerà la routine regolare del vostro cane. Una lunga passeggiata come prima cosa al mattino, poi cibo, poi affetto, poi riposo. Fate entrare gradualmente il cane in una stanza alla volta, facendogli capire con chiarezza che siete voi che gli state dando il permesso di entrare. Stabilite sin da subito cosa non si può fare e cosa invece è consentito. Non cambiate le regole in corsa, per quanto lui vi possa guardare con quegli occhioni tristi. Ricordate che la coerenza e la forza che mostrerete durante questa prima fase sono doni che state facendo al vostro cane, importanti quanto il cibo e la protezione che gli date. Voi gli state donando un branco solido e affidabile, un branco in cui potrà ben presto rilassarsi e diventare un bravo cane calmo-remissivo.


Non mi interessano le razze, basta che siano buoni!


Scegliere un cane

Me la sono vista brutta! Ma ora mi coccolano...


Come ho detto in precedenza, la scelta del cane giusto è un aspetto di fondamentale importanza nella costruzione del vostro rapporto. Ma prima ancora che prendiate un cane, vi prego di chiedere a voi stessi quali sono le vostre motivazioni. Non siete obbligati a condividere queste riflessioni con qualcuno, ma dovete essere assolutamente sinceri con voi stessi perché, ve lo posso garantire, non riuscirete a ingannare un cane. Siete infelici e soli e volete usare il cane come surrogato per la compagnia di un essere umano? Volete che il cane diventi il bambino che non avete mai avuto o sostituisca i figli che hanno appena «lasciato il nido»? Volete accogliere un cane in casa per riempire un vuoto nel vostro cuore lasciato dalla morte di un altro cane? Volete avere un cane dall'aspetto feroce al vostro fianco per darvi delle arie o un cane carino da portare al parco per attirare le ragazze? Volete che il cane vi difenda e nient'altro? Se queste sono le ragioni principali per cui desiderate un cane, vi prego di ricordare che un cane è un essere vivente con sentimenti profondi, necessità e desideri diversi, ma non inferiori ai vostri. Un cane non è una bambola, un bambino, una borsetta, uno status symbol o un'arma. Scegliendo un animale con cui condividere la vostra vita, avrete l'opportunità incredibile di instaurare un legame profondo con un essere di un'altra specie. Ma questa opportunità ha un prezzo, il prezzo della responsabilità.

Conoscete voi stessi prima di conoscere il vostro cane. Prima di prendere un cane, vorrei che foste in grado di rispondere sì alla prima parte di ciascuna di queste importantissime domande, e no alle domande tra parentesi:

1). Mi prenderò l'impegno di portare a spasso il mio cane almeno per un'ora e mezzo ogni giorno? (Oppure          lo lascerò semplicemente uscire in giardino pensando che comunque sta «molto tempo all'aperto»?)

2). Mi impegnerò a imparare come diventare un capobranco calmo-assertivo per il mio cane? (Oppure lascerò che mi metta i piedi in testa perché è più facile?)

3). Mi impegnerò a stabilire regole, confini e limiti chiari in casa? (O lascerò che faccia quello che vuole e quando vuole?)

4). Mi prenderò l'impegno di dargli da mangiare e da bere regolarmente? (O gli darò da mangiare solo quando me ne ricordo?)

5). Mi impegnerò a dargli affetto solo nel momento giusto e quando il cane è calmo-remissivo? (O lo abbraccerò e lo bacerò quando ha paura o è aggressivo o quando ne ho voglia?)

6). Mi impegnerò a portare il mio cane dal veterinario su base regolare, assicurandomi che venga sterilizzato se necessario e faccia tutti i controlli e le vaccinazioni necessarie? (Oppure lo porterò dal veterinario solo quando sta male o si è ferito?)

7). Mi assicurerò che il mio cane sia socializzato e/o addestrato nel modo giusto in modo che non sia un pericolo per gli altri animali o le persone? (Oppure spererò per il meglio e avvertirò gli altri di stare lontani da lui?)

8). Sono disposto a ripulire la strada dai suoi bisogni ogni volta che lo porto a spasso? (O considererò la sua cacca come se non fosse un problema mio?)

9). Sono disposto a imparare di più sulla psicologia canina in generale e sui bisogni specifici della razza del mio cane in particolare? (O mi affiderò all'istinto?)

10). Sono disposto a spendere denaro nel caso debba chiamare un professionista per un problema comportamentale o a correre dal veterinario per un'emergenza medica? (Oppure offrirò al cane solo quello che potrò permettermi al momento?).

Avete superato il test? Se sì, congratulazioni. Siete pronti per un cane. In caso contrario, forse sarebbe meglio ripensare alla vostra scelta di un animale domestico. Ci sono migliaia di gatti senza una casa che hanno bisogno di essere aiutati e le loro esigenze sono molto diverse e non così onerose come quelle di un cane.

E ora, quale cane scegliere? Come ho già detto, la razza è un fattore importante e sul mercato esistono diverse guide eccellenti che vi istruiranno sulle centinaia di razze canine esistenti. La storia dei cani è affascinante e non se ne legge mai abbastanza.

Eppure, quando si tratta di trovare il cane perfetto per noi, credo che la compatibilità dell'energia sia molto più importante della razza. In questo libro avete visto esempi di cani la cui energia era superiore a quella dei loro padroni. Jordan il bulldog è il primo che mi viene in mente. Un altro esempio è Emily, il pitbull. Il Chinese Crested Dog, o cane nudo cinese, è una razza piena di energia, e se siete una persona dolce e tranquilla non farà che darvi grattacapi. Se siete un amante del jogging a cui piace correre con il proprio cane, un pigro bulldog dalle zampe corte non è una scelta ideale.

Prima di tutto, siate sinceri riguardo al vostro livello di energia. Poi valutate l'energia del cane che state pensando di prendere. E concedetevi tutto il tempo necessario per farlo. Se ne avete la possibilità, tornate a vederlo una seconda volta, in un momento diverso della giornata, per vedere se ci sono variazioni nel suo comportamento. Molte persone oggigiorno non scelgono cani di razza pura, ma vanno al canile per adottare un cane che si è perduto o è stato abbandonato. Poiché molti dei miei cani al Dog Psychology Center hanno storie del genere alle spalle, approvo l'altruismo di un tale gesto. Ma troppo spesso una persona si innamora di un cane carino al canile o di un cane per cui prova pietà e decide all'istante di adottarlo. Lo porta a casa senza riflettere e finisce negli stessi guai che molti dei miei clienti hanno avuto. Questo è ingiusto per il cane, perché molto spesso viene riportato al canile. E i cani che sono stati riportati più di una volta corrono il serio rischio di essere soppressi. Spesso sviluppano anche altri problemi psicologici molto seri, grazie agli esseri umani che li hanno adottati e poi li rifiutano. Perciò prendersi il tempo necessario prima di scegliere un cane è vitale. Se potete permettervelo, portate con voi un professionista quando prenderete la decisione finale. Potete anche chiedere a questa persona di aiutarvi a introdurre il cane nella sua nuova casa.

Fonte: dal libro "L'uomo che parla ai cani"

Cesar Millan ed un piccolo amico a quattro zampe

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