Ricordate che il vostro cane ha quattro possibilità quando interagisce con i suoi simili: combattere, fuggire, evitare o sottomettersi. Perciò se vedete che ignora o evita i suoi simili al parco, non significa che sia un disadattato! Se camminate per il centro della vostra città a mezzogiorno di un giorno lavorativo, non salutate tutti quelli che incontrate, vero? Certo che no.
Piuttosto, ignorate la maggior parte dei passanti. E allo stesso modo non vi presentate a tutti quelli che incontrate in un ascensore affollato... Per un cane anche ignorare è parte di un normale comportamento sociale. Un cane equilibrato e sano sa come evitare gli altri per prevenire possibili conflitti e mantenere la propria mente in equilibrio.
Non ci sono statistiche definitive sulle zuffe, i ferimenti e le morti avvenute nelle aree dei parchi dedicate ai cani negli Stati Uniti, ma ci sono stati abbastanza incidenti di questo genere da spingere molte comunità a bandire i parchi che i cani possono frequentare senza guinzaglio. I cani che si comportano meglio sono quelli che di solito sono stati socializzati all'interno di questi parchi in tenera età. È chiaro che ci sono dei cani che semplicemente non andrebbero portati al parco, punto e basta. I cani dominanti-aggressivi, ad esempio, non dovrebbero mai entrarci. E lo stesso vale per un animale pauroso o nervoso. (Anche se questa non è la soluzione per aiutarlo a superare le su paure.) La paura è il segnale per un cane dominante di attaccare il vostro cane. In nessuna circostanza si dovrebbe portare un cane malato al parco, perché non solo potrebbe infettare i suoi simili, ma perché i cani dominanti potrebbero considerare la sua malattia una debolezza. Mai portare più di tre cani alla volta al parco nelle aree riservate ai cani e portatene più di uno solo se siete sicuri del carattere di ciascuno. Le femmine in calore possono provocare zuffe. E lo stesso vale per il cibo: la presenza di cibo può causare risse.
Non c'è modo di prevedere il carattere di un cane che
gira per un'area riservata ai cani di un parco pubblico. Per far sì che il vostro animale familiarizzi con gli altri cani ci sono alternative più sicure. Potreste ad esempio trovare degli amici che portano a spasso i loro cani e andare in giro insieme: il modo migliore per un cane di conoscerne un altro è all'interno di un branco. Cominciate poi col far sì che i cani familiarizzino in situazioni giocose più rilassate, facendo particolare attenzione al comportamento e alle reazioni di ciascuno. Supervisionate l'interazione e correggete il vostro cane se necessario, incoraggiando l'amico a fare altrettanto col suo. I cani in gruppo imparano in fretta le regole. Ricordate che un branco di lupi di solito è composto da cinque, massimo otto membri. Non c'è bisogno che il vostro cane si trovi in compagnia di dieci o venti cani perché goda della compagnia dei suoi simili.
gira per un'area riservata ai cani di un parco pubblico. Per far sì che il vostro animale familiarizzi con gli altri cani ci sono alternative più sicure. Potreste ad esempio trovare degli amici che portano a spasso i loro cani e andare in giro insieme: il modo migliore per un cane di conoscerne un altro è all'interno di un branco. Cominciate poi col far sì che i cani familiarizzino in situazioni giocose più rilassate, facendo particolare attenzione al comportamento e alle reazioni di ciascuno. Supervisionate l'interazione e correggete il vostro cane se necessario, incoraggiando l'amico a fare altrettanto col suo. I cani in gruppo imparano in fretta le regole. Ricordate che un branco di lupi di solito è composto da cinque, massimo otto membri. Non c'è bisogno che il vostro cane si trovi in compagnia di dieci o venti cani perché goda della compagnia dei suoi simili.
In viaggio
Chiunque abbia un cane sa quanto sia difficile portare in viaggio il proprio animale. Quando mettiamo il cane su un'auto o nel trasportino per un viaggio in aereo, treno o nave, c'è la possibilità che si senta male, vomiti oppure sbavi e ansimi per tutto il tempo. Alcuni cani si sovreccitano e non riescono a calmarsi, altri si sentono in trappola, il che li spinge a mostrare aggressività dettata dalla paura. Ringhiano e mordono oppure uggiolano o abbaiano in continuazione. La ragione per cui il cane sta così male quando deve affrontare un viaggio è che non si trova in uno stato mentale calmo-remissivo quando lo mettiamo in auto o nel trasportino.
Dobbiamo condizionarlo ad associare il viaggio con il rilassamento.
Ancora una volta, quando dobbiamo esporre i cani a una situazione innaturale, come un viaggio in auto o in aereo, la cosa migliore da fare è prepararli. Ovviamente l'esercizio è la parte fondamentale dell'equazione. Prima di metterli in auto dietro la rete o nel trasportino, dobbiamo portarli a spasso. Sì, vi sto dicendo ancora una volta di portare il cane a fare una passeggiata lunga ed estenuante. Se il viaggio in auto o in aereo è lungo, aggiungete uno zaino o un'ora in più sul tapis roulant. Il vostro scopo è far stancare il più possibile il cane prima di metterlo in qualunque spazio chiuso. Così sarà in uno stato naturale di riposo e avrà senso per lui stare tranquillo per diverso tempo.
Naturalmente ad alcuni cani piace andare in auto, perché i padroni gli lasciano tenere la testa fuori dal finestrino. Quando il cane ha il naso fuori dal finestrino, per lui quella è un'esperienza ancora più eccitante di quanto sarebbe per un essere umano la visione di un film 3D o in realtà virtuale. Questo perché migliaia e migliaia di odori diversi, familiari e non, colpiscono il naso del vostro cane ogni secondo. Se ci sono cinque auto di fronte a voi, il vostro amico a quattro zampe percepirà ogni singolo odore presente in ciascun veicolo. Se passate davanti a una fattoria, il cane percepirà l'odore di ogni animale. I cani traggono grande gioia da questa esperienza oltre a divertimento, soddisfazione e stimolo psicologico. Ma a mio parere non dovreste permettere al vostro cane di sporgersi dal finestrino, perché è molto pericoloso. Un sassolino o un detrito potrebbe finirgli negli occhi, e troppa aria potrebbe fargli male alle orecchie. Inoltre stimoli eccessivi potrebbero sovreccitarlo. Viceversa, una volta che vi sarete assicurati che è nello stato mentale di riposo, aprite un poco il finestrino, ma non abbastanza perché possa mettere fuori la testa. Attraverso l'aria percepirà ugualmente molti odori interessanti, ma meno intensi, e con rischi minori per la salute.
Il trasloco
Ho molti clienti che vengono da me per la prima volta dopo un trasloco e mi dicono: «Il mio cane era perfetto prima di trasferirci nella casa nuova». Ora però ha questo e quest'altro comportamento indesiderato. È diventato così e così. Questi clienti non si rendono conto di come hanno contribuito ad alimentare i nuovi sintomi del loro cane. Vorrei invece spiegarvi come fare perché questi sintomi non si presentino affatto.
In natura i cani «traslocano» continuamente. Non c'è niente che gli piaccia di più che esplorare un ambiente nuovo. Ma il modo in cui noi umani traslochiamo non è naturale per loro. Quando ci prepariamo a traslocare, i nostri cani non hanno idea che migreremo in un nuovo territorio, ma percepiscono sempre che sta per accadere qualcosa di traumatico. Prima di tutto,vedono portare via tutto ciò che è loro familiare. Poi percepiscono tutte le energie conflittuali che gli esseri umani associano al trasloco, l'eccitazione, la tensione, lo stress o la tristezza. Quando ci spiace lasciare la nostra casa, il dolore diviene energia debole e negativa per il cane. Quando vaghiamo per la casa vuota, piangendo e lamentandoci di quanto ci mancherà il nostro quartiere e ricordando che i nostri figli sono nati lì, il cane capirà solo che sta succedendo qualcosa di brutto. A quel punto li ficchiamo in auto o nel trasportino e li mettiamo su un aereo. Loro non sanno minimamente dove stiamo andando, e a loro non interessa. Quando poi arriviamo nella nuova casa ancora vuota, li lasciamo uscire e ci aspettiamo che si abituino anche più in fretta di noi! Ma a quel punto sono già ansiosi per il trasloco, perché captano le nostre emozioni e le associano a qualcosa di molto traumatico. Ecco perché quando arriviamo nella casa nuova è possibile che si manifestino dei comportamenti inediti. I cani non sono dei mobili! Non possiamo semplicemente inscatolarli e spostarli da un luogo all'altro aspettandoci che non ne risentano.
Se traslocherete in un quartiere vicino a quello dove abitate ora, suggerisco di portare il cane a passeggiare lì due o tre volte prima del trasloco, se è possibile avanti e indietro dalla vecchia casa alla nuova. I cani sono molto sensibili agli ambienti nuovi e quando arriverà il giorno del trasloco sapranno di esserci già stati. Se abitate più lontano, seguite le procedure che ho delineato per il viaggio. Poi, all'arrivo, indovinate cosa dovete fare? Anche se state soffrendo per il trasloco o comunque vi sentite emotivamente fragili, dovete portare subito il cane a fare una passeggiata.
Questa volta non sarà solo per farlo stancare, ma anche per aiutarlo ad adattarsi al nuovo ambiente.
Questa passeggiata dovrà durare più di un'ora. Anche se per la maggior parte di voi è impossibile, raccomando un giro di tre ore o anche più. Farà bene anche a voi dopo il viaggio e vi aiuterà ad alleviare un po' dello stress dovuto al trasloco. Forse per il primo giorno potreste scambiare il compito di portare a spasso il cane e quello di disfare i bagagli con un altro membro della famiglia.
Ma qualunque cosa facciate, considerate la prima passeggiata come un momento cruciale nella vita del vostro cane. Questa è la passeggiata che gli consentirà di capire che siete migrati in un nuovo territorio, rendendolo un evento più naturale.
Se avete portato a spasso il cane per più di un'ora, dovrebbe essere stanco e pronto a rilassarsi quando lo porterete nella nuova casa. Dategli da mangiare e fategli conoscere la casa una stanza alla volta. Non lasciatelo andare in giro da solo. Molti dei miei clienti hanno commesso quell'errore semplicemente perché erano troppo impegnati a disfare i bagagli per preoccuparsi del cane. Hanno visto che l'animale voleva esplorare il nuovo ambiente e l'hanno lasciato andare in giro per casa ancor prima che fossero loro stessi a farlo. Questi padroni stavano dimenticando la disciplina.
Ricordate: è casa vostra, non sua. Se ne prenderà possesso prima di voi, allora diventerà il dominatore in quello spazio. Vi suggerisco di far entrare il cane in una stanza, ad esempio la cucina, e di tenere il resto della casa off-limits finché non avrete finito di disfare i bagagli. Se avrà fatto la sua passeggiata, sarà rilassato e felice di aspettarvi lì. Quando sarete pronti, portatelo da una stanza all'altra, invitandolo a entrare come avete fatto la prima volta che l'avete portato in casa.
Imparerà che questa è la nuova «tana» da condividere col resto del branco e che anche lì siete voi il capobranco incontrastato.
Introdurre un nuovo cane nel branco
A volte mi sono capitati dei clienti che avevano tentato di risolvere un problema comportamentale, ad esempio l'ansia da separazione, prendendo un altro cane. Nonostante le loro migliori intenzioni, una soluzione del genere equivale a gettare un fiammifero acceso in una tanica di benzina. Se volete due cani in casa, infatti, almeno uno deve essere equilibrato. Se avete già più di un cane, tutti i cani del branco originario devono essere equilibrati. Non è possibile introdurre un cane in un branco in cui c'è più di un animale non equilibrato. Anche se il vostro branco è composto solo da voi e da un cane, introdurre un nuovo membro dev'essere un processo ben ponderato che prenda in considerazione sia l'equilibrio sia l'energia del cane, nonché la vostra energia.
Ricordate Scarlett, il bulldog francese che è diventato il mio portafortuna al centro? Purtroppo era un cane instabile capitato in un branco instabile nella casa dei suoi padroni. Quando Scarlett era arrivata, tutti i cani che erano già in casa erano instabili e vivevano una vita priva di regole, confini e limiti. Uno dei cani era terrorizzato da qualunque cosa e un altro era aggressivo per paura ed estremamente possessivo. Anche gli esseri umani della casa erano poco equilibrati e indisciplinati.
Scarlett è un animale molto sensibile. Nell'istante in cui era arrivata, aveva percepito subito l'energia instabile, e la sua reazione era stata di combattere, attaccare l'energia negativa. Era anche la più piccola, e il cane più atletico e con l'energia più alta di tutta la casa e non aveva intenzione di farsi mettere... le zampe in testa dagli altri cani instabili. Purtroppo per lei, i suoi padroni si erano già affezionati agli altri membri del branco. Scarlett era la nuova arrivata e se la prendevano con lei per ogni cosa. Ecco perché quando i suoi padroni dimostrarono di non voler cambiare, la tirai fuori da quella situazione.
Proprio come dovreste fare quando scegliete un cane per voi, sceglietene uno con un'energia compatibile con quella del cane che avete già in casa. Non sceglietene uno con un livello di energia più alto del vostro cane! Da un certo punto di vista è come quando si esce con qualcuno: non è necessario che ai cani piacciano le stesse cose per andare d'accordo, ma devono avere lo stesso temperamento di base. Quasi tutte le persone quando portano un altro cane a casa si comportano in modo parziale verso il primo occupante. Cominciano subito con i favoritismi perché si sentono in colpa per aver portato un «concorrente» in casa. Non vogliono che il vecchio cane sia geloso.
Spesso interpretiamo il periodo naturale in cui i cani decidono chi è il più dominante e chi è il più remissivo del branco come “gelosia”. Ma più spesso ci ricamiamo sopra una storia che non esiste.
La ragione di,questa gelosia sta nel fatto che il nuovo arrivato ha introdotto un'energia più alta o competitiva laddove un suo simile viveva in modo equilibrato. Eppure molti padroni si fanno un mucchio di scrupoli e dicono: «Il mio cane è arrabbiato con me. Mi odia». Così proiettano altra energia negativa. E quando le cose tra i cani e il padrone continuano a peggiorare, portano magari il cane da un «medium dei cani» per sentirsi dire che i due animali erano antichi rivali in una vita passata. Pensate che stia esagerando? Questa è la versione edulcorata di alcune delle storie che ho sentito raccontare dai miei clienti!
È necessario trattare entrambi i cani allo stesso modo, ossia dalla posizione calmo-assertiva di capobranco. I gregari in un branco non lottano l'uno contro l'altro per le posizioni di numero due e numero tre. E così i vostri cani, che dovrebbero concentrare tutte le loro energie nel seguire le vostre regole, i vostri confini, le vostre limitazioni. Se siete davvero un capobranco forte, i cani non avranno altra scelta che andare d'accordo. Le loro menti remissive saranno in grado di vivere e giocare insieme senza problemi. Viceversa, due menti dominanti si sfideranno a vicenda e renderanno la vostra vita un inferno.
Ci sono però certe situazioni in cui incoraggio un minimo di rapporto dominante-remissivo tra un cane che avete appena accolto in casa e quello vecchio. Di recente ho girato una storia per la seconda stagione di Dog Whisperer interamente incentrata sulla ricerca di una compagna per un cane che viveva già in casa. In Appuntamento al buio per Buford il protagonista era un boxer con l'aspetto di un duro, ma in realtà molto calmo, equilibrato anche se poco socializzato. Buford era un ottimo candidato per avere una compagna, ma la sua padrona, Bonita, non era un capobranco convinto e assertivo al cento percento. Pur essendo una signora molto tranquilla, le serviva aiuto per portare un altro boxer in casa e sapevo di non poter contare su di lei per fornire una leadership forte a due esemplari di una razza forte. Andai perciò con Bonita a Sun Valley, in California, per aiutarla a scegliere la nuova «sposa» platonica di Buford. Nonostante l'ottimo carattere di Buford, nella scelta di un cane dovevo tenere conto dell'energia di Bonita e del suo livello di impegno. Le serviva un animale che si sarebbe inserito in casa senza darle troppo da fare. Scegliemmo Honey, una cagnolina piccola, amichevole, ma estremamente calmo-remissiva con un manto color cioccolato al latte. Una volta portata a casa Honey, permisi a Buford di stabilire immediatamente la sua dominanza su di lei. Anche se lui e Honey sono entrambi sterilizzati, gli permisi di montarla in una posizione dominante. Poi istruii Bonita a non dimostrare affetto a Honey per due settimane.
Bonita ama i cani, perciò per lei fu terribilmente difficile. Ma era importante che Buford avesse la possibilità di essere dominante nei confronti dell'altro cane prima che la padrona instaurasse un rapporto con lei. In pratica, stavo affidando a Buford il compito che di solito dovrebbe spettare al padrone: presentare al nuovo cane le regole della casa. Nel suo stato mentale equilibrato, in quelle prime due settimane Buford probabilmente avrebbe fatto un lavoro migliore di Bonita.
Quando si introduce un nuovo cane in una casa, è necessario assicurarsi che entrambi gli animali facciano molto esercizio e lunghe passeggiate prima del grande incontro. Assicuratevi che siano calmi e remissivi. Anche se vi sentite nervosi perché il nuovo cane deve incontrare il vostro «tesorino», dovete capire che non potete mostrare la paura, la tensione, il nervosismo o l'insicurezza di fronte ai cani. Se lo farete potete stare sicuri che il loro primo incontro sarà una brutta esperienza. Se non vi sentite a vostro agio nel presentare i due cani in casa, allora fate quello che fanno in molti: presentateli in un territorio neutrale. Poi, alla fine della giornata, invitateli entrambi a entrare in casa insieme.
La cosa più importante, però, è che conosciate bene il vostro cane prima di pensare di allargare la famiglia. Assicuratevi che non sia frustrato e che non abbia problemi di aggressività dettata dalla paura o di aggressività per dominanza. Se avete la possibilità di presentargli altri cani, osservate come interagiscono in varie situazioni. Osservatelo attentamente al parco o fissando un «appuntamento» con il cane di un amico. Individuerete i comportamenti del vostro cane su cui dovete lavorare maggiormente prima di poter portare un nuovo amico a casa per sempre.
Fonte: dal libro "L'uomo che parla ai cani di Cesar Millan e Melissa Jo Peltier
Fonte: dal libro "L'uomo che parla ai cani di Cesar Millan e Melissa Jo Peltier
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