I possessori di animali da compagnia (cani e gatti) dovrebbero essere a conoscenza del fatto che i vaccini compromettendo la salute e la vita dei loro beniamini, determinando gravi effetti collaterali fra cui allergie, artrite, problemi comportamentali, cancro, paralisi e nel peggiore dei casi, la morte.
(By Catherine O'Driscoll, O200S Canine Health Concern - PO Box 7533 - Perth PH2 1AD, Scozia, UK )
Questo e' quanto emerge, da una ricerca effettuata in Scozia; e' il risultato che i vaccini ammalare i nostri animali domestici sviluppando delle malattie, che possono portarli alla morte.
Vengono definiti "assassini e bugiardi" i veterinari che effettuano le vaccinazioni.
“Una multimiliardaria industria internazionale del settore, ha iniziato un ricerca onde stabilire quali possano essere i rischi rappresentati dai vaccini, ed ha sponsorizzato studi su esseri umani o su animali, a termine rigorosamente medio-breve” ("dimenticandosi quelli a medio e lungo termine")
"Le vaccinazioni di routine sono probabilmente la cosa peggiore che facciamo nei confronti dei nostri animali; esse provocano ogni genere di malattie, ma non direttamente li dove le collegheremmo in quanto causate dal vaccino stesso. I cani vaccinati dallo studio della Purduc hanno sviluppato anticorpi per molti dei propri elementi biochimici, fra cui... il DNA”
Di recente il mio partner Robert ed io abbiamo assistito ad un concerto di Crosby, Stills e Nash; uno spettacolo fantastico, di rara piacevolezza, un sogno che rincorrevo da molti anni.
Sono rimasta particolarmente toccata da Dave Crosby quanto ha cantato, "Parla ad alta voce, fatti sentire contro la follia". Dobbiamo farlo, giusto? Dobbiamo farlo quando i nostri cari vengono danneggiati. Se non lo facciamo, allora mi sembra che noi stessi siamo parte del problema.
Più avanti, nello stesso pezzo, Crosby ha cantato: ''Sembra che manchi molto tempo prima dell'alba". Anche questo corrisponde al vero: sembra che occorra molto tempo prima che la verità prevalga ed abbia effetti sulla comunità dei veterinari, perché tale categoria professionale sta commettendo un crimine, vaccinando gli animali anno dopo anno sino a quando non stramazzano.
Affermo ciò dal 1994. quando ho costituito un gruppo denominato Canine Health Concern (CHC).
Lo scopo di questo gruppo è quello di informare i possessori di animali domestici, nel tentativo di porre fine alla carneficina perpetrata contro gli animali dalle corporazioni e dai professionisti del settore che pretendono di agire in nome del loro benessere.
La mia missione ha un carattere alquanto personale, visto che i dati puntano verso l'orribile fatto che i vaccini hanno ucciso tre dei miei giovani, magnifici amici canini.
Il primo dramma si è verificato allorquando Oliver è stato colpito da paralisi degli arti posteriori ed è morto quando aveva solo quattro anni di età; Pradence è morta di leucemia a soli sei anni di età, dopo una lenta agonia; Samson, infine, ha avuto una reazione all'iniezione somministratagli da cucciolo ed al richiamo del primo anno, per poi morire di cancro
alla giovane età di cinque anni.
alla giovane età di cinque anni.
Tutte queste malattie sono scientificamente connesse alla vaccinazione.
Anche gli altri amici cani non sono riusciti a sfuggire ai danni che i vaccini possono provocare. Chappie è stato colpito da malattia della tiroide, Sophie da artrite e Guinnevere ha sofferto di allergie; è possibile dimostrare scientificamente che anche queste malattie sono connesse ai danni indotti dai vaccini.
Sono convinta che i veterinari del futuro, cosi come i medici dei nostri figli, guarderanno indietro all'era delle vaccinazioni con orrore e vergogna. L'orrore sarà determinato dalla consapevolezza che tante pene e sofferenze sono state causate da professionisti della sanità che hanno agito nell'ignoranza, mentre la vergogna deriverà dall'intenzionalità di tale ignoranza.
Una questione controversa
Se, prima di passare alle mie gravissime accuse, mi concedete un ulteriore commento personale, vorrei affrontare il tema dell'aspetto "controverso" dell'argomento, un'etichetta alla quale mi sono abituata e che non voglio che mi impedisca di dire la verità.
Forse avrete notato che nel paragrafo introduttivo del presente articolo ho utilizzato un linguaggio alquanto forte. La cosa è deliberata poiché medici, veterinari e scienziati sono stati istupiditi o socialmente plasmati a rispettare un linguaggio e una condotta conformi a rigidi codici di deontologia professionale. Su di loro viene esercitata una pressione affinche’ siano garbati e si astengano dal danneggiarsi l'un l'altro con idee, a significare che la verità viene costantemente repressa. Parlando in modo esplicito, è mia intenzione scuotere il torpore dal sistema che perpetua tale catastrofico errore; inoltre, è necessario che la verità venga alla luce.
Sono convinta che i miei cani siano morti prematuramente, mentre milioni di altri cani, gatti e cavalli sono morti e continuano a morire a causa delle false idee o convinzioni proprie della nostra classe medica e veterinaria. Questa difettosa struttura è allestita, sostenuta e mantenuta saldamente al suo posto da un sistema che sta uccidendo la vita di questo pianeta; tale sistema assicura che i professionisti del settore vengano preparati in college che per i loro fondi fanno affidamento sul mondo degli affari, il che comporta che l'istruzione loro impartita è erronea.
Anche le organizzazioni di ricerca fanno affidamento sul grande business per i propri finanziamenti, il che significa che ben di rado possiamo confidare nella ricerca. I media fanno anch'essi affidamento sul grande business per i loro finanziamenti, quindi a stento possiamo credere a quello che leggiamo. I professionisti che esercitano fanno affidamento al grande business per restare in affari. In base alle mie esperienze personali, un aspetto forse ancor più preoccupante è il fatto che i nostri governi sembrano anteporre gli interessi del grande business alla vita stessa. Siamo di fatto testimoni di una mostruosa e malefica potenza di morte che si sta lanciando alla massima velocità verso la fossa. Non la fermeremo piagnucolandole sommessamente in faccia; dobbiamo coltivare la verità, serrare assieme le fila e gridare, "No !"
Se ciò non dovesse accadere, la vita dei nostri bambini e dei nostri animali dipende come minimo dal fatto che voi dedicate del tempo a comprendere le questioni in gioco.
La scienza a monte delle vaccinazioni
La vaccinazione ebbe origine nel 1798 in Inghilterra, quando Edward Jenner osservò che coloro che lavoravano a stretto contatto con i bovini non si ammalavano di vaiolo. Non è difficile immaginare che in un periodo contraddistinto da malnutrizione e standard sanitari spaventosi, la nozione di una cura miracolosa delle malattie infettive sarebbe stata colta al volo; e cosi fu.
Durante il diciannovesimo secolo Louis Pasteur sviluppò ulteriormente la tecnologia attenuando i vaccini, vale a dire rendendoli meno nocivi. Naturalmente occorse ben poco tempo prima che i vaccini implicassero un grande giro d'affari, e da due secoli esistono vaccini contro un'ampia gamma di malattie virali e batteriche che colpiscono l'uomo e molte specie di animali. Ignorando il fatto che le epidemie si manifestano ciclicamente e si esauriscono naturalmente (come, ad esempio, la peste bubbonica), nonché il fatto che la nostra comprensione degli aspetti igienici e nutrizionali possano aver avuto a che fare con la riduzione delle epidemie stesse, ai vaccini è stata conferita la parte preponderante del merito.
La medicina convenzionale opera in base al rapporto rischi/benefici. Tutti i farmaci convenzionali presentano il rischio di effetti collaterali indesiderati, tuttavia, qualora si riesca a dimostrare che sono di ausilio ad un numero di persone maggiore di quello dei soggetti per cui risultano nocivi, allora i pericoli che essi comportano vengono ignorati.
Non sorprende dunque che, onde stabilire quali possano essere i rischi rappresentati dai vaccini, la multimiliardaria industria internazionale del settore abbia sponsorizzato studi — su esseri umani o su animali — a termine rigorosamente medio-breve; e quando singoli scienziati prendono il toro per le corna e svolgono proprie ricerche con scarsità di fondi, costoro vengono abitualmente screditati, in genere da "esperti" che detengono azioni o beneficiano di lucrosi introiti di consulenza da parte dell'industria dei vaccini. Anche la ricerca finanziata dai governi esprime in toto tali interessi costituiti.
Immagino che se è possibile iniettare sostanze che fanno ammalare umani ed animali, allora è altrettanto possibile trarre consistenti profitti dalla fornitura di farmaci che promettono di lenire le suddette malattie indotte dai vaccini. Sotto il profilo politico ed economico, ha senso anche mantenere prospera l'industria e la gente impiegata; anche il fatto che i grandi gruppi affaristici rimpinguino i fondi delle campagne politiche ha il suo peso.
Lo stato attuale dei dramma che riguarda gli animali
Quanto segue è ciò che negli ultimi 12 anni ho visto ripetutamente accadere.
Un possessore di animali "responsabile" porta il proprio cane (o gatto, cavallo, etc.) dal veterinario per l'annuale richiamo.
Poco tempo dopo la somministrazione l'animale sviluppa epilessia, o artrite, o problemi comportamentali, o malattie della tiroide, o diabete, o disturbi cutanei, o allergie, o collasso cardiaco, o danni al fegato o ai reni, o paralisi degli arti posteriori, o colite, o persino cancro, leucemia o qualche altra malattia immuno-mediata potenzialmente mortale.
Solitamente né il possessore né il veterinario sospettano un collegamento. Se tuttavia il possessore è stato particolarmente vicino al proprio animale, comincerà a fare domande. Forse chiederà al veterinario se costui/costei sospetta un collegamento fra il richiamo e la successiva malattia.
La risposta sarà invariabilmente "No". In qualche rara occasione il possessore non lascerà cadere la questione ed inizierà a cercare una risposta alla seguente domanda:
"Per quale motivo il mio animale è morto ?"
Quindi scoprirà che un vaccino è certamente in grado di indurre una qualsiasi delle suddette malattie e con orrore che in realtà non vi era alcuna necessità di somministrare al proprio animale l'annuale richiamo.
Ad ogni modo, non vi sarà alcun ricorso. II possessore non può riportare in vita il suo beniamino. Se adirà le vie legali, il sistema è tale che il suo caso o quelli relativi alla salute di altri animali avranno un impatto assai ridotto. La migliore eventualità è che i singoli possessori di animali, uno dopo l'altro, cambino lentamente il loro atteggiamento riguardo ai vaccini.
Le barriere che ostacolano la consapevolezza
Quando si è coinvolti nel dibattito sui vaccini non è facile far pervenire il proprio messaggio. Il vero problema risiede nel fatto che la scienza è alquanto complessa e, aspetto bizzarro, la logica a monte della vaccinazione è alquanto erronea. Semplicemente non ha senso quindi è molto più comodo delegare il processo decisionale a un esperto in camice bianco.
Malauguratamente, questo fa si che molte persone non affrontino l'impegno di interessarsi alle tematiche inerenti alla vaccinazione, affidandosi invece al giudizio di qualcun altro e patendo al contempo un'incredibile angoscia. Ho ricevuto lettere, email e telefonate da molte persone timorose di far rivaccinare i propri animali ma che hanno agito comunque in tal senso perché consigliate da un veterinario ed ora hanno bisogno di una parola di conforto per la loro angoscia.
Se non altro, i 12 anni trascorsi a dirigere Canine Health Concern mi hanno dimostrato che il prossimo stadio necessario dello sviluppo umano è il seguente: assumerci la responsabilità della nostra vita e di quella di coloro che sono arrivati alle nostre cure.
Il sistema è talmente complesso e influenzato dall'effetto dominante dell'economia che ormai non abbiamo altra scelta.
Non potete permettervi di sottoporre i vostri animali, o i vostri bambini, ad interventi medici di cui non comprendete la natura.
Il sistema di convinzioni su cui si basa il modello medico convenzionale è talmente erroneo, corrotto e pericoloso che semplicemente non potete permettervi di affidarvi ad esso alla cieca.
Capisco che leggendo queste frasi molti medici e veterinari possano infuriarsi per le mie affermazioni; in fin dei conti, per conseguire le loro qualifiche costoro hanno investito denaro, tempo ed energie. In realtà ne sanno di più della maggior parte di noi e dedicano la propria vita a guarire i malati. Indubbiamente nel modello medico convenzionale vi è molto di buono.
Tuttavia anche medici e veterinari entreranno in sintonia con la verità di quanto affermo, per quanto ciò li faccia infuriare o sentire a disagio. Recenti studi indicano che ogni anno, nel Regno Unito, a causa dei farmaci prescritti dai medici muore un numero di persone tre volte superiore a quello degli incidenti stradali. Medici e veterinari non hanno il tempo di esaminare tutti gli effetti collaterali di ciascun farmaco: gran parte delle loro conoscenze proviene dai rappresentanti delle aziende farmaceutiche; devono inoltre preoccuparsi dell'introiti che derivano dalla loro attività, e nessuno è in grado di sapere tutto.
E' ormai accertato che farmaci come il Vioxx e il Co-Proxamol nella farmacologia umana, e il Rimadyl e il Deramaxx in quella canina, hanno come potenziale effetto collaterale la morte e tutto questo soltanto dopo che i farmaci hanno passato tutti i requisiti di sicurezza e di autorizzazione e dopo che decine di migliaia di soggetti sono morti.
Negli Stati Uniti, dove è intervenuta la FDA, il Rimadyl viene commercializzato con un foglietto illustrativo che avverte i possessori di cani della possibile morte del loro animale in caso di somministrazione del farmaco, mentre i produttori del Deramaxx sono stati oggetto di richiamo. Inoltre alcuni veterinari freschi di laurea, i quali frequentano il corso della nostra Foundation in Canine Health-care, durante gli studi al college sono stati informati unicamente degli effetti benefici dei suddetti farmaci.
Pazienti e clienti, d'altra parte, trovano senz'altro il tempo e spesso la motivazione per eseguire ricerche sui propri malanni o su quelli dei loro figli ed animali domestici, nonché sui farmaci che vengono prescritti.
Anche se non disponiamo delle stesse qualifiche dei professionisti della salute, tutti noi siamo di gran lunga più informati di quanto non accadesse in passato. Abbiamo raziocinio e sappiamo come usarlo e, dato che alla fine la decisione spetta a noi, abbiamo il dovere di prenderci cura di noi stessi e dei nostri cari. Troppo di frequente, comunque, i possessori di animali sono indotti a svolgere ricerche dopo che i loro beniamini sono morti.
Il mio scopo, e quello di Canine Health Concern, è quello di dare informazioni prima che la tragedia si consumi. Purtroppo non può farlo. Posso comunque dirvi che gli animali sono stati implicati nell'evoluzione umana sin dalla notte dei tempi e che continueranno ad essere sacrificati sull'altare della scienza sino a quando noi esseri umani non lo capiremo. In verità, se solo ci rendessimo conto della reale portata dell'amore espresso dagli animali nei confronti degli esseri umani, ci inchineremmo grati al loro cospetto e nessuno sforzo per la loro salvaguardia sarebbe eccessivo.
La scienza del danno da vaccini
Un team della "School of Veterinary Medicine della Purdue University" ha condotto svariati studi, onde stabilire se i vaccini possono determinare cambiamenti nel sistema immunitario dei cani, tali da provocare malattie immunomediate potenzialmente letali; naturalmente hanno svolto le ricerche in questione in quanto esistevano già timori in merito. Le ricerche sono state finanziate dalla Haywood Foundation, la quale mirava a trovare riscontri del fatto che tali cambiamenti nel sistema immunitario umano potessero essere anch'essi indotti dai vaccini.
I riscontri sono stati trovati.
I cani vaccinati, diversamente da quelli NON vaccinati dello studio della Purdue hanno sviluppato anticorpi per molli dei propri elementi biochimici, fra cui fibronectina, laminina, DNA, albumina, citocromo C, cardiolipina e collagene.
Questo significa che i cani vaccinati diversamente da quelli NON vaccinati stavano attaccando la propria fibronectina, la quale è implicata nella riparazione dei tessuti, nella crescita e moltiplicazione cellulare e nella differenziazione fra organi e tessuti di un organismo vivente.
I cani vaccinati dello studio Purdue hanno sviluppato anticorpi anche per la laminina, implicata in molte attività cellulari fra cui adesione, diffusione, differenziazione, proliferazione e movimento delle cellule.
I vaccini quindi sembrano in grado di eliminare la naturale intelligenza delle cellule.
Gli anticorpi per la cardiolipina sono di frequente presenti in pazienti affetti da grave lupus eritematoso sistemico, nonché in soggetti affetti da altre malattie autoimmmuni.
La presenza di un elevato numero di anticorpi per la cardiolipina è significativamente associala a coaguli nel cuore o nei vasi sanguigni, scarsa coagulazione del sangue, emorragie generiche e cutanee, perdita del feto e disturbi neurologici.
Gli studi della Purdue hanno inoltre rilevato che i cani vaccinati sviluppavano anticorpi per il proprio collagene. Circa un quarto di tutte le proteine dell'organismo sono collagene.
Il collagene provvede alla struttura del nostro organismo, proteggendo e sostenendo i tessuti più morbidi e connettendoli allo scheletro. Non sorprende che lo studio della Canine Health Foundation eseguito nel 1997 su 4.000 cani abbia rilevato che un elevato numero di cani aveva sviluppato problemi di mobilità poco tempo dopo la vaccinazione (citato nel mio libro del 1997 dal titolo What Vets Don't Te !! You About Vaccines).
Aspetto forse ancora più inquietante, gli studi della Purdue hanno rilevato che i cani vaccinati avevano sviluppato anticorpi per il proprio DNA. Il campanello d'allarme è forse suonato ?
La comunità scientifica ha richiesto la sospensione del programma di vaccini contenenti contaminanti da coltura di tessuto che provocano una progressiva risposta immunitaria diretta al tessuto connettivo delle valvole cardiache. Le manifestazioni cliniche sarebbero più pronunciate in cani che presentano una predisposi/ione genetica, [anche se] in linea generale i riscontri dovrebbero essere applicabili a tutti i cani, indipendentemente dalla razza."
A questo puntò devo citare il fatto che il Dr. Glickman nutre la convinzione che i vaccini siano un male necessario, ma che si debbano sviluppare vaccini più sicuri.
Nel frattempo, siate così gentili da mettervi in coda per piazzare il vostro cane, gatto, cavallo e bambino sulla roulette russa, solo per il fatto che uno scienziato vi dice che dovreste farlo.
I vaccini stimolano la risposta infiammatoria
II termine "allergia" è sinonimo di "sensibilità" e "infiammazione"; di diritto dovrebbe esserlo anche del termine "vaccinazione". Questo è quanto fanno i vaccini: sensibilizzano (rendono allergico) un individuo nel corso del processo volto a costringerlo a sviluppare anticorpi per contrastare la minaccia di una malattia
In altri termini, come viene riconosciuto ed accettato, come parte del processo indotto dal vaccino l'organismo risponderà con infiammazione, il che può essere apparentemente temporaneo oppure di lunga durata.
I veterinari e i medici olistici ne sono consapevoli da almeno un secolo, e descrivono una vasta gamma di malattie infiammatorie "Otiti" che si manifestano poco tempo dopo la somministrazione di un vaccino.
I vaccini di fatto gettano molti soggetti in uno stato allergico e, ancora una volta, si tratta di un disordine che varia da forme lievi sino a forme improvvisamente letali. Lo shock anafilattico è il culmine: ovvero quando un soggetto manifesta una massiccia reazione allergica ad un vaccino e muore nel giro di pochi minuti, a meno che non gli venga somministrata dell'adrenalina o un suo equivalente.
Sotto il profilo genetico alcuni individui non sono predisposti a tollerare i vaccini. Costoro sono le persone (anche gli animali sono "persone") che hanno ereditato delle cellule B e T malfunzionanti.
Le cellule B e T sono componenti interne al sistema immunitario che identificano invasori esterni e li distruggono, preservandoli nella memoria in modo che non possano causare danni in futuro. Tuttavia, quando è implicala una reazione infiammatoria, il sistema immunitario reagisce in modo eccessivo e provoca effetti indesiderati quali allergie ed altri disturbi infiammatori.
Nel suo Manual la Merck avverte il paziente affetto da immunodeficienze delle cellule B e/o T, o che presenta trascorsi familiari in tal senso, di non sottoporsi alla somministrazione di vaccini con virus in virtù del rischio di infezioni gravi o letali; altrove si elencano le caratteristiche delle immunodeficienze delle cellule B e T come allergie alimentari, allergie inalatone, eczemi, dermatiti, deterioramento neurologico e malattie cardiache il che, tradotto, significa che nel caso ricevano vaccini con virus, i soggetti affetti da tali disturbi possono andare incontro alla morte. Semplicemente il loro sistema immunitario non è abbastanza capace di garantire una reazione salutare all'assalto virale da parte di vaccini con virus modificati.
Nel paziente i vaccini con virus modificati (MLV) si replicano sino a quando non viene indotta una risposta immune. Se la difesa non viene stimolata, allora il vaccino continua a replicarsi sino a quando non induce nel paziente proprio quella malattia che aveva lo scopo di prevenire.
In alternativa, una risposta immune disordinata provocherà disturbi infiammatori quali artrite, pancreatite, colite, encefalite e qualsiasi malattia autoimmune come cancro e leucemia, dove l'organismo attacca le proprie cellule.
Una nuova teoria, scoperta per caso dallo studente della Open University Gary Smith, spiega quello che i medici olistici affermano da lungo tempo. Segue quello che alcuni veterinari olistici hanno detto riguardo ai loro pazienti:
D.ssa Jean Dodds: "Molti veterinari riconducono gli attuali problemi connessi a malattie allergiche ed immunologie ed all'introduzione dei vaccini MLV..."'
Christina Chambreau, DVM: "Le vaccinazioni di routine sono probabilmente la cosa peggiore che facciamo nei confronti dei nostri animali; esse provocano ogni genere di malattie, ma non direttamente li dove le collegheremmo in quanto causate dal vaccino stesso. "L°
Martin Goldstein, DVM: "Credo che i vaccini...negli USA di oggi siano i killer principali di cani e gatti,""
II Dr. Charles E. Loops, DVM: "I veterinari omeopatici ed altri esperti olistici da qualche tempo sostengono che le vaccinazioni determinano più danni che benefici."11
Mike Kohn, DVM: "In risposta a questo abuso [vaccino], negli animali di piccola taglia si è verificato un aumento di malattie autoimmuni (di cui le allergie sono una componente), epilessia, neoplasie (tumori), nonché problemi comportamentali.
Una teoria sull'infiammazione
Gary Smith spiega quello che i perspicaci professionisti dell'assistenza sanitaria sostengono da lungo tempo; forse però costoro non hanno compreso il motivo per cui le loro osservazioni li hanno indotti a sostenerlo. Incidentalmente la sua teoria sta scatenando un grande scompiglio all'interno del santuario scientifico. Alcuni ritengono che la sua teoria potrebbe portare ad una cura per molte malattie, cancro compreso. Per la sottoscritta, essa spiega il motivo per cui il processo della vaccinazione è evidentemente discutibile.
Gary stava apprendendo dati sull'infiammazione nel contesto dei suoi studi, quando è incappato in una teoria talmente straordinaria da poter presentare implicazioni per la cura di quasi ogni malattia infiammatoria fra cui morbo di Alzheimer, morbo di Parkinson, artrite reumatoide e persino HIV ed AIDS.
La teoria di Gary mette in discussione il sapere acquisito secondo cui quando un individuo si ammala l'infiammazione che si presenta attorno all'area infiammata contribuisce alla guarigione. Gary sostiene che, in realtà, l'infiammazione impedisce all'organismo di riconoscere una sostanza estranea e, di conseguenza, funge da nascondiglio per gli agenti invasori.
L'infiammazione si presenta quando cellule a rischio producono recettori denominati Atl (noti come recettori di angiotensina II, tipo 1);
Gary dice che mentre l'Atl ha un recettore di bilanciamento, l'At2, che si presume interrompa l'infiammazione, questo nella maggior parti delle malattie non accade; Gary inoltre aggiunge:
"II cancro è stato descritto come la ferita che non guarisce mai". Tutti i cancri prosperi sono circondati da infiammazione; è opinione comune che ciò sia la reazione dell'organismo che cerca di combattere il cancro, ma le cose non stanno in questi termini.
"L'infiammazione non contraddistingue l'organismo che cerca di combattere l'infezione, in effetti si tratta di virus o batteri che provocano deliberatamente I'infiammazione allo scopo di nascondersi dal sistema immunitario [il corsivo è dell 'autore]."
Se Gary ha ragione, il processo infiammatorio cosi comunemente stimolato dal vaccino non è, come si è presunto sinora, un sintomo necessariamente positivo. Al contrario, potrebbe essere un sintomo del fatto che il componente virale o batterico, oppure il coadiuvante (che, contenendo proteine estranee, viene interpretato dal sistema immunitario come un invasore) presente nel vaccino sta prevalendo nascondendosi.
Se Gary è nel giusto nella sua convinzione che la risposta infiammatoria non è protettiva, bensi un sintomo che l'invasione si sta verificando di nascosto, allora i vaccini non sono certo gli amici che pensavamo.
Sono invece assassini sotto copertura che lavorano per il nemico, mentre medici e veterinari stanno inconsapevolmente agendo come collaborazionisti; ancor peggio, noi possessori di animali e genitori di fatto paghiamo costoro per tradire inconsapevolmente i nostri cari.
Potenzialmente, i vaccini sono la bomba furtiva del mondo medico; vengono utilizzati per catapultare gli invasori dentro le mura del castello, dove possono compiere la loro devastazione senza che nessuno di noi se ne renda conto. Cosi, invece di sperimentare genuine malattie virali come influenza, morbillo, orecchioni e rubella (e, nel caso dei cani, parvovirus e cimurro), permettiamo ai virus di vincere comunque, ma assieme all'insorgenza di cancro, leucemia ed altre malattie infiammatorie o autoimmuni (che attaccano sé stesse).
L'insulto finale
Tutte le 27 scuole veterinarie del Nord America hanno modificato i loro protocolli di vaccinazione di cani e gatti secondo le seguenti direttive;" ad ogni modo, in pratica i veterinari sono riluttanti a seguire tali protocolli modificati, mentre gli enti veterinari della Gran Bretagna e di altri paesi trascurano i seguenti fatti.
I sistemi immunitari di cani e gatti raggiungono la piena maturazione intorno ai sei mesi di età.
Se un vaccino con virus modificati viene somministrato dopo i sei mesi di età esso produce immunità, il che è un bene per la vita dell'animale.
Se un altro vaccino MLV viene somministrato un anno più tardi, gli anticorpi del primo vaccino neutralizzano gli antigeni del secondo e si determina un effetto nullo o assai ridotto. Il titolo non viene "richiamato", né vengono indotte altre cellule della memoria.
Non solo i richiami annuali sono superflui, ma espongono gli animali a potenziali rischi quali reazioni allergiche ed anemia emolitica immunomediata.
In termini meno tecnici, le scuole veterinarie degli USA e la American Veterinary Medicai Association hanno esaminato alcuni studi che indicavano quanto a lungo durassero i vaccini, quindi hanno tratto la conclusione ed annunciato "che la vaccinazione annuale non è necessaria."
Hanno inoltre riconosciuto che i vaccini non sono esenti da nocività.
II Dr. Roti Schultz, direttore di patobiologia presso la Wisconsin University nonché luminare in questo campo, va garbatamente ribadendo questo concetto ai suoi colleghi veterinari sin da gli anni '80; la sottoscritta lo afferma da 12 anni. Il cambiamento tuttavia è lento a venire e, nel frattempo, centinaia di migliaia di animali muoiono ogni anno inutilmente.
La buona notizia è che migliaia di persone amanti (ma non abbastanza) degli animali hanno sentito quello che diciamo. In lutto il mondo i membri di Caninc Health Concern utilizzano alimenti naturali come massima prevenzione naturale delle malattie, evitando di alimentare i propri animali con cibi in scatola e riducendo al minimo il rischio dei vaccini. Alcuni di noi, compresa la sottoscritta, hanno scelto di non vaccinare affatto i propri animali; la nostra ricompensa è avere cani in buona salute e dalla vita lunga.
Per comunicarvi la buona notizia è bastato un solo paragrafo. La gratitudine che provo ogni giorno quando abbraccio i miei cani in salute si espande dal centro della Terra sino all'universo ed oltre....
A proposito dall'Autrice:
Catherine O'Driscoll dirige la Canine Health Foundation tramite campagne di informazione e, inoltre,
distribuisce un programma educativo, la Foundation in Canine Healthcare; é autrice di Shock to the System (2005), del best seller What Vets Don'l teli Yov Abotit Vaccines (1997, 1998) e di Who Killed the Darling Buds of May? (1971. Catherine e il suo partner Kob Ellis vivono in Scozia, assieme a tre Golden Retriever che rispondono al nome di Edward, Daniel e Gwinnie; Catherine Irene in tutto il mondo conferenze sulla salute dei cani.
Per ulteriori informazioni, contattate Catherine O'Driscoll presso Canine Health Concern, PO Box 7533, Perth PH2 1AD, Scotland, UK,
email catherine@carwjjray.co.uk
Shock to the System è disponibile nel Regno Unito tramite il CHC e nel resto del mondo tramite Dogwise,
Note
1. "Effects of Vaccinations in the Indocrine and Immune Systems if Dogs, Phase II", Purdue University, 1° novembre 1999, presso: http://www.home-stead.com/vonhapsburg/haywardstudyonvaccines.html
2. Vedere: http://www.vet.purdue.edu/epi/gdhstudy.htm
3. Vedere: http://www.avma.org/vafsif/default.asp
4. Veterinary Products Committee (VPC) Working Group of Feline and Canine Vaccination, DEFRA, maggio 2001.
5. Serie /FAMS0(6):286-29l, agosto 2003.
6. Duval, D. e Giger, U. (1996). "Vaccine-Associated Immune-Metriated Hemolytic Anemia in the Dog", Journal of Veterinary Internal Medicine 10:290-295.
7. New England Journal of Medicine, vol. 313. 1985.
8. Vedere anche in Exp Rheumatol 20(6):767-71, nov-dic 2002. S.AmColi VetlnternMed 14:381,2000.
9. Dodds, Jean W., DVM, "Immune System and Disease Resistance", presso
10.Wolf Clanmagazine, aprile/maggio 1995.
11. Goldstein, Martin, The Nature of Animal Healing, Borvoi/Alfred A. Knopf, Inc., 1999.
12. Wolf Clan magazine, op. cit.
13. ibid.
14. Journal of' inflammation 1:3, 2004, presso http://www.juUmal-in fisimma li im.comcontenf 1/1/3.
15. Klingborg, DJ., Hustcad, D.R. e Curry-Gaivin, E. el al., "AVMA Councilun Biologie and Therapeutic Agents' report on cat and dog vaccines",
16. Journal of thè American Veterinary Medicai Associalion 221{ 10): 1401-1407, 15 n ovembre 2 002,
17. Schultz, R.D., "Current and future canine and feline vaccinatori programs", VetMed 93:233-234, 1998.
18. Schultz, R.D., Foni, R,B., Olsen, J. e Scoti, F., "Titer testing and vaccination: anew lookat traditional practices", Vet Afe</97:I-I3, 2002 (inserto).
Twark, L. e Dodds, W.J., "Clinical application of serum parvovinis and disiemper virus antibody titers for determining revaccination strategies in healthydogs",Jm VetMedAssoc 217:1021-1024, 2000.
Tratto da: Nexus n° 61
vedi: Vaccini ammalano gli animali + Muoiono tutte le pecore vaccinate + Lingua Blu, pecore vaccinate + Cure per animali + Bugiardini + Bugiardini - 1 + Bugiardini - 2 (elenco dei vaccini) + BUSINESS dei VACCINI + Effetto Gregge +Ministero informato sui danni dei Vaccini,,,,fa finta di nulla...! + Contenuto dei Vaccini + Falsita' della medicina ufficiale+ 1000 studi sui Danni dei Vaccini + Malassorbimento
Continua in: Pag. 6 - Pag. 7 - Pag. 8 - Pag. 9 - Pag. 10 - Pag 11 - Pag. 12 - Pag. 13 - Pag 14 - Pag 15 -
Lo staff di questo blog augura a tutti coloro che hanno contribuito a queste ricerche mediche, e alla divulgazione di tali notizie possano un giorno non lontano, avere il successo sperato, quindi essere condivise da tutti...
Prima di tutto vennero a prendere gli zingari. E fui contento perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei. E stetti zitto, perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti, ed io non dissi niente perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me, e non c’era rimasto nessuno a protestare.
( Bertolt Brecht)
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