"Molti appartenenti alla scuola di comportamento « solo positivo » sembrano avere nei miei confronti un certo pregiudizio: sono convinti cioè che dovrei usare minacce e clicker per raddrizzare alcune condotte che invece ho scelto di correggere con l'energia, il linguaggio del corpo, il contatto visivo e quello fisico. Sono convinto che le mie tecniche funzionino in casi di animali molto aggressivi, ossessivi e ansiosi perché sono un approccio semplice e improntato al buon senso basato interamente su Madre Natura."
"È molto importante essere chiari su un punto: non si tratta di picchiare né di pizzicare! Ma semplicemente di replicare quella che tra i cani è una correzione naturale, con un significato fondamentale. E una forma di contatto che vuol dire: « Non sono d'accordo con questo comportamento ». Se un cane è fuori controllo, è necessario tirare brevemente con uno strattone il guinzaglio o la catena (si veda il capitolo 3) oppure usare il piede per colpirlo delicatamente sulle zampe posteriori. Questo ha l'effetto di distoglierlo dalla cosa su cui si è fissato e anche di comunicargli che quello non è un comportamento accettabile nel branco. Di nuovo, non si tratta di un calcio. E un tocco. E lo stesso tipo di contatto che si usa quando si picchietta fermamente sulla spalla di un amico per ottenere attenzione."
"Ma qualunque disciplina implichi un uso violento delle mani è molto discutibile."
"Per finire, penso che la vostra scelta, qualunque essa sia, dovrebbe costituire un passo avanti verso lo strumento migliore e più affidabile: la vostra energia. La cosa migliore probabilmente è iniziare con il collare a strozzo, che vi faccia acquisire sicurezza e stabilire un legame migliore di fiducia e rispetto con il cane, e poi passare a un guinzaglio di nylon. Nel giro di un anno potreste usare una semplice corda, e infine portare a spasso il cane senza guinzaglio. E se invece dopo tre anni foste ancora, costretti a usare uno strumento sofisticato per controllare il cane? Nessun problema!. Questo non significa che dovreste smettere di lavorare sulla vostra leadership e sul vostro rafforzamento come capobranco. È nella nostra natura di esseri umani lottare sempre per migliorare noi stessi e il nostro mondo. Credo di essere un buon padre per mio figlio, ma non smetto un momento di pensare che potrei essere migliore. Ho scoperto che, se aumento la sicurezza dei miei clienti, aumento anche il loro legame con i cani. Di conseguenza ricorreranno meno frequentemente agli strumenti e riusciranno a trasmettere le regole, i confini e i limiti attraverso l'energia. Non c'è sostituto valido per l'energia, niente che il denaro possa comprare. Quasi nessuna esperienza al mondo può competere con il tipo di vicinanza spirituale che si instaura quando voi e il vostro cane siete davvero e naturalmente in sintonia."
Fonte: dal libro "Il capobranco sei tu" di Cesar Millan e Melissa Jo Peltier
Pubblico questo articolo, tratto dal libro "Il capobranco sei tu" di Cesar Millan, perché conoscere di più quest'uomo significa avvicinarsi di più alla natura, a ciò che ci suggerisce, quindi ai nostri cani.
Voglio comunque far notare a tutti, senza distinzione, che educare un cane alla disciplina non vuol dire essere violenti o anche solo arrabbiati. L'uso delle mani o piedi con violenza non è mai giustificato!
La mamma dei cani quando i cuccioli sbagliano, li morde, non con rabbia e neppure con delicatezza, è un morso deciso che ha il significato di far capire al piccolo: « Non sono d'accordo con questo comportamento » come noi dovremmo fare con un tocco deciso, con mani, o con i piedi (solo se il cane è di grossa taglia) e solo se siete davvero convinti, altrimenti non funzionerà.
Prego ancora una volta tutti i simpatizzanti Pro Cesar Millan di usare sempre il buon senso quando si fanno queste cose, perché e bene ricordare che educare un cane non vuole dire farlo soffrire, ma aiutarlo a vivere in armonia con noi nelle nostre case. Disciplina sì, ma con rispetto dell'animale!
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