mercoledì 8 maggio 2013

Perle di saggezza da Cesar Millan

Sono convinto che se si conoscessero bene certe regole tutti ne trarremmo vantaggio, Cesar Millan (The Best) dal suo libro "Il capobranco sei tu" ce ne suggerisce diverse, dandoci la possibilità di poter prevenire le problematiche che porterebbero il cane e noi che ci viviamo insieme, a un non facile rapporto... 
  • Quanto valore ha per noi il nostro cane?
  • Cosa siamo disposti a fare per il nostro amico a quattro zampe?
  • Quanto tempo dedichiamo al cane?
  • Rispettiamo il suo modo di vivere come animale?
  • Quanto siamo convinti che resistere alle sue espressioni possa farle bene?

Non importa se non avete denaro o possedimenti, il solo fatto di possedere un cane vi rende ricchi. 

(Josh Billings)

I FONDAMENTI DELLA PSICOLOGIA CANINA 

1) "I cani si presentano al mondo usando soprattutto il naso, poi gli occhi e le orecchie. L'olfatto è il senso più sviluppato. « Ci credo se lo vedo » per i cani si traduce in « ci credo se lo annuso ». Così non affannatevi a urlare; è l'energia e l'odore che sentono, non le parole."

2) "I cani comunicano tra loro (e con gli altri animali) usando l'olfatto, il linguaggio del corpo e l'energia. E comunicano con voi sempre, sebbene possiate non essere consapevoli dei segnali che vi stanno mandando. Non potete assolutamente mentire a un cane sul vostro stato d'animo."

3) "I cani hanno una profonda mentalità da branco. Se non affermate la vostra superiorità su un cane, lui proverà a compensare mostrando un comportamento instabile o dominante."

4) "I cani non pensano mai di « essere umani » come a molti proprietari piace immaginare. Sono straordinariamente felici di essere quello che sono. Se affermate che il vostro cane pensa come un essere umano, ci sono buone probabilità che si consideri davvero il capo."

5) "Nel mondo dei cani, potete essere stabili o instabili, un capo o un gregario."

6) "Lo « scopo » naturale dì un cane è stabilire legami, vivere in armonia e in equilibrio, in sintonia con Madre Natura." 

7) "I cani vivono giorno per giorno. Non ricordano il passato né si preoccupano del futuro; quindi, se glielo permettete, possono allontanarsi da comportamenti instabili molto velocemente."


Per divertirsi davvero con un cane non bisogna semplicemente tentare di farlo diventare semi-umano. Bisogna piuttosto considerare la possibilità di diventare noi stessi, in parte, come un cane.
(Edward Hoagland)

Il cane non è « quasi umano » e non conosco peggiore insulto alla razza canina che descriverlo così.
(John Holmes)

"Quando si interagisce con il proprio cane, in particolare quando si tenta di correggere un comportamento fuori controllo, è fondamentale abituare la mente a rapportarsi a esso in questo ordine:

1. Animale

2. Specie Canis familiaris

3. Razza (Labrador Retriever)

4. Nome (Marley)"

PROBLEMI

• "Aggressività: diretta verso altri cani e/o persone. Morsi, ringhi per proteggere il cibo, verso persone estranee o cani, senso del possesso carico di aggressività."

• "Energia iperattiva: salti sulle persone quando le si incontra o quando entrano in casa; torsioni e giri compulsivi, attività distruttive come mordere e scavare; ansimi sovra eccitati ecc. Da non confondere con la felicità!"

• "Ansia/ansia da separazione: abbai, guaiti, graffi ecc. sia che siate presenti sia che abbiate lasciato la casa; latrati, distruzione delle cose in vostra assenza."

• "Ossessioni/fissazioni: « dipendenza » o preoccupazione insolita verso qualunque cosa, da un gatto a una pallina da tennis, linguaggio del corpo teso, noncuranza dei comandi del padrone, dei premi in cibo e del dolore fisico."

• "Fobie: paura o incidente traumatico che il cane non è stato in grado di superare - qualunque cosa, da un pavimento lucido a un tuono, al furgone della posta."

• "Bassa autostima/timidezza: energia debole, paura irrazionale dì qualunque cosa, irrigidimento. Alto grado di paura."


1. Esercizio (passeggiata)

2. Disciplina (regole, confini e limiti)

3. Affetto

In questo ordine!

Tratti (o personalità) del cane normale

  1) Attivo
  2) Giocoso
  3) Risponde a ordini e segnali generali
  4) Contento di partecipare alle attività
  5) Guardingo
  6) Abbaia per annunciare nuovi venuti
  7) Socievole con cani e persone
  8) Curioso, spensierato
  9) In allerta
10) Va in esplorazione
11) Paziente, sa aspettare
12) Affettuoso

Problemi (o instabilità) del cane
  1) Iperattivo
  2) Salta addosso alle persone
  3) Disobbediente, ignora i richiami
  4) Scappa dal branco (famiglia)
  5) Pauroso, abbaia o fa la pipì; fugge dalle persone, dagli animali e dagli oggetti, 
       Abbaia  ossessivamente
  6) Antisociale, non gli piacciono gli uomini né i cani 
       Aggressivo e predatorio
  7) Apertamente territoriale
  8) Possessivo nei confronti di giochi, cibo, mobili 
  9) Ossessivo verso un oggetto o un' attività (riporta compulsivamente gli oggetti, morde, 
       si morde la coda)
10) Evita di farsi accarezzare

" Vivendo nell'universo del « noi », i cani vi osservano sempre ed elaborano i vostri segnali nella speranza di avere indicazioni su come comportarsi. Quando mandiamo ai cani segnali incoerenti, creiamo in loro instabilità.
Ancora una volta, torniamo al discorso generale della disciplina. Molti di noi hanno problemi a imporsi. La disciplina non è mostrare al cane « chi è il capo »; è prendersi la responsabilità di una creatura vivente che si porta nel proprio mondo."

"Dare a un cane regole, confini e limiti non vuol dire « uccidergli il carattere », ma solo fornirgli la struttura di cui ha bisogno perché possa trovare pace, e tramite la quale possa far emergere la sua vera natura. Il vostro amico a quattro zampe, può essere quel «grande cane» che immaginate, ma dovete essere voi a guidarlo in quella direzione!"

"Atteggiamento aggressivo: orecchie e coda sollevate, petto in fuori, denti scoperti."

La propensione al commercio, al baratto e allo scambio di una cosa per un'altra è propria di tutti gli uomini, e non si ritrova in nessun'altra razza di animali. I cani non si scambiano ossi. 
(Adam Smith)

Le leggi della natura sono il governo invisibile della Terra.  (Alfred Montapert)
                                                                                    

"Per diventare il capobranco dei propri cani, è necessario considerare un'equazione che comprenda il concetto di disciplina. Come abbiamo imparato nel capitolo precedente, il cane non può essere equilibrato e ottenere la vera pace nella vita senza regole, confini e limiti giornalieri. Perché le regole e i limiti esistano, ci vuole qualcuno che li inventi, e questo è proprio il compito del capobranco. Molti esperti di animali che sostengono di non essere d'accordo con le mie tecniche (o con la loro percezione delle stesse) perseguono l'idea del «premio» nell'addestramento dei cani. Qui "addestramento" è la parola chiave.
Ricordate, io non «addestro» cani. "

"La mia filosofia è che la disciplina e la correzione con qualsivoglia animale e per qualunque scopo dovrebbero essere applicate con la minima forza possibile. Io uso il rinforzo positivo e i premi in cibo sempre, se la situazione lo permette. Ma credo anche che ci siano un tempo e un luogo per ogni tecnica. 
Molti appartenenti alla scuola di comportamento « solo positivo » sembrano avere nei miei confronti un certo pregiudizio: sono convinti cioè che dovrei usare minacce e clicker per raddrizzare alcune condotte che invece ho scelto di correggere con l'energia, il linguaggio del corpo, il contatto visivo e quello fisico. Sono convinto che le mie tecniche funzionino in casi di animali molto aggressivi, ossessivi e ansiosi perché sono un approccio semplice e improntato al buon senso basato interamente su Madre Natura.
Credo ci sia un'enorme differenza tra l'idea di disciplina e il concetto di punizione. Per me la disciplina fa parte dell'ordine dell'universo: è l'essenza del lavoro di Madre Natura per far funzionare il pianeta. E' ordine. E' la rotazione della Terra, il ciclo lunare, il sorgere è il tramontare del sole. È una stagione che si trasforma in un'altra: un tempo per seminare e crescere e un tempo per raccogliere. In un contesto più ampio, la disciplina è il sistema che usano i membri del regno animale per sopravvivere. Ogni mattino in giardino, gli scoiattoli si alzano presto e iniziano ad andare in cerca di cibo. Gli uccelli arrivano alla casetta con il mangime sotto il vostro portico; altri beccano sul terreno in cerca di vermi e altre prelibatezze. Se vi prendete un po' di tempo per osservarli vi accorgerete che le loro abitudini di rado cambiano in modo significativo, a meno che non subentrino altri fattori come l'allevamento dei piccoli, la migrazione o la preparazione in vista dell'inverno, la ricerca di un rifugio dalla pioggia o di un nuovo albero dopo che l'altro è stato abbattuto da un temporale. Nessuno degli animali si prende domeniche o vacanze. Essi vivono ogni momento nella pienezza e tutti questi momenti sono guidati dalla disciplina."


C'è una forza motrice più forte del vapore, dell'elettricità e dell'energia atomica: la volontà.
Albert Einstein

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